Rapina, estorsione, maltrattamenti verso la madre anziana con la quale conviveva. Non si faceva mancare davvero nulla l’uomo — V. M. classe 1970, ludopatico da oltre 20 anni — che lo scorso 23 maggio è stato allontanato dalla casa familiare e sottoposto ad un divieto di avvicinamento alla parte offesa da parte dei Carabinieri della stazione di Cisterna di Latina.
Ma nulla spaventava l’aggressore che più volte ha minacciato di morte la madre, arrivando anche ad aggredirla. Il tutto per racimolare i soldi che poi giocava alle macchinette. Un vero e proprio incubo per l’anziana.
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Violenze e maltrattamenti alla madre invalida: i precedenti
L’uomo aveva più volte reiterato comportamenti violenti verso la madre. Infatti i Carabinieri sono intervenuti presso l’abitazione della vittima già nel novembre 2021, quando è stata proprio la donna — tra le altre cose invalida — a riferire alle forze dell’ordine le angherie che doveva subire.
Il figlio infatti la maltrattava di continuo e, come se non bastasse, le estorceva il denaro della pensione, così da poterlo utilizzare per giocare d’azzardo.
L’ennesima richiesta di aiuto
Ma non è, purtroppo, finita qui. L’ennesima richiesta di aiuto è arrivata il 2 giugno quando i militari sono intervenuti nuovamente nella casa dell’anziana ed hanno sorpreso il figlio a letto a riposare.
Inizialmente la vittima, per paura di ritorsioni, era restia a parlare. Ma una volta condotto il figlio in caserma, la donna ha raccontato in modo molto più tranquillo ai Carabinieri quanto era costretta a subire ormai da tempo.
Il figlio, ludopatico da oltre 20 anni, aveva insinuato in casa un clima di profondo terrore che provocava nell’anziana un altrettanto profondo disagio.
Nell’ultimo periodo la situazione era però precipitata: le minacce erano praticamente giornaliere, così come le continue richieste di soldi che il figlio spendeva integralmente alle sale giochi.
Inoltre, rispetto a quanto accaduto il 2 giugno, la donna ha riferito ai Carabinieri che l’uomo, nonostante il divieto di allontanamento, il giorno seguente era riuscito ad entrare in casa impossessandosi con la forza delle chiavi.
Le minacce e l’aggressione
Anche le minacce erano costanti e sempre finalizzate ad ottenere denaro. In particolare, nella mattinata del 1 giugno la donna ha riferito che il figlio venuto a conoscenza che aveva prelevato la pensione del mese, verso le 11 è rientrato in casa e si è rivolto a lei con fare minaccioso, chiedendole 200€.
Il desiderio dell’uomo non si è fermato davanti a nulla, purtroppo. Pur di ottenere i soldi non ha infatti esitato a minacciarla di morte, aggredirla e spintonarla all’altezza delle scapole; in quel frangente, la signora non è caduta solamente perché era seduta su una sedia.
Terrorizzata, frustrata e per evitare ulteriori conseguenze, la vittima ha assecondato la richieste del figlio. Dopo un’ora il figlio, che probabilmente aveva perso di nuovo i soldi alle macchinette, tornava ad incutere terrore alla madre chiedendole altri 200€.
Nella mattinata, la P.A. preso coraggio contattava telefonicamente la figlia alla quale ha raccontato tutte le sue disavventure. È stata quest’ultima ad allertare i Carabinieri.