La Sindaca di Roma, Virginia Raggi, torna al centro di polemiche per un progetto che prevede la costruzione di circa 1000 appartamenti a ridosso del Comune di Albano. Il progetto, denominato ‘Santa Palomba Città Dinamica‘ è stato descritto come “una vera e propria colata di cemento nella zona di Santa Palomba, tra i comuni di Pomezia e Albano“.
La scelta urbanistica, molto criticata dagli enti locali e dai cittadini nel corso degli anni, finalmente è stata messa in discussione grazie ad una mozione presentata da Marco Cacciatore. “Il Consiglio ha approvato una Mozione che chiede alla Giunta di coordinarsi con Roma e verificare le condizioni del progetto di Santa Palomba. Un insediamento insostenibile, disarticolato e potenzialmente viziato nelle forme come dice la comunità locale” ha precisato Cacciatore.
Santa Palomba: arriva la richiesta di approfondimento sul progetto
E’ stata proprio la commissione urbanistica della Regione Lazio ad approvare, oggi pomeriggio, una nozione che chiede approfondimento sul progetto “di consumo del suolo, che rischia di configurarsi come una nuova ghettizzazione senza servizi e collegamenti, impattando negativamente sui quartieri esistenti” ha precisato Stefano Menegozzi.
Gli atti amministrativi circa il progetto partono dal lontano 2018, con la deliberazione dell’allora Sindaco Veltroni, proseguono poi negli anni per terminare con un accordo pubblico-privato tra la Sindaca Raggi, Cassa Deposti e Prestiti e la società edilizia CO.GE.SAN. Spa.
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Oggi il Presidente della commissione Urbanistica, Marco Cacciatore ha dichiarato: “L’Aula del Consiglio ha oggi approvato una Mozione a mia firma sul Programma Integrato (Print) previsto per l’area di Santa PALOMBA, nel Municipio IX di Roma Capitale. Un insediamento che a mio giudizio insostenibile e disarticolato, potenzialmente viziato nelle forme come suggeriscono rappresentanti delle comunità locali. L’area è estremamente periferica e priva dei più elementari servizi, la procedura non ha coinvolto i Comuni limitrofi, sono state portate avanti prima gli stralci sulle costruzioni che le opere di urbanizzazione, non si è tenuto conto della tutela dei bacini idrici disposta da delibere regionali”. Lo dice, in una nota, Marco Cacciatore, consigliere regionale del Lazio di Europa Verde, Presidente Commissione X Urbanistica, Politiche abitative, Rifiuti della Regione. “Questo progetto era latente da anni- prosegue Cacciatore – , ma con la Giunta Raggi è stato perfezionato a livello amministrativo. È necessario che la Regione intervenga, come al solito, sui rischi a cui la Giunta Capitolina espone il futuro della Città. Ecco perché ho chiesto alla Giunta di coordinarsi con il Comune di Roma a verificare le condizioni del Print, per garantire la vivibilità del luogo e la sostenibilità dell’insediamento“.