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Giornate FAI d’autunno: ai Castelli porte aperte a Palazzo Rospigliosi

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Palazzo Rospigliosi a ZAGAROLO

Atteso l’appuntamento con le Giornate FAI d’Autunno, un’occasione per godere a pieno delle bellezze storico, architettoniche, paesaggistiche del nostro Paese. Tante le chiese, le ville, i musei, le biblioteche che arriveranno pronte all’evento previsto per il prossimo finesettimana, sabato 14 e domenica 15 ottobre. Tra le tante bellezze in mostra anche Palazzo Rospigliosi, nel centro storico di Zagarolo, Comune della Provincia di Roma.

Una fortificazione difensiva che diventa Museo dei Giocattoli

Nato come fortificazione difensiva per volere della famiglia Colonna, fu distrutto e ricostruito diverse volte fino a diventare un palazzo del Rinascimento, con l’aggiunta di due ali e maggiore cura dei dettagli. Dalla famiglia Colonna è passato alla famiglia Ludovisi e infine a quella Rospigliosi. Ancora una volta pesantemente danneggiato durante la Seconda guerra mondiale è stato ricostruito negli anni ’60.

Rientra nelle Dimore storiche del Lazio e nel corso delle Giornate Fai sarà possibile visitare anche aree che solitamente sono chiuse al pubblico. Tra le altre sale sarà possibile visitare quella della Battaglia di Lepanto, realizzata per celebrare potere politico e vittorie militari della famiglia Colonna.

Esposti circa 800 giochi che risalgono dall’800 a oggi

Nello splendido palazzo Rinascimentale è possibile visitare il Museo Demoantropologico del Giocattolo e la biblioteca comunale. Il tour nella suggestiva struttura è, infatti, adatto alle famiglie con bambini che possono vedere gli 800 giochi esposti risalenti alla prima metà dell’800 per arrivare fino ai giorni nostri.

Nel 1151 esisteva già il primo nucleo del Palazzo attuale. All’epoca era di proprietà dei Colonna che cedettero il palazzo al Cardinale Ludovico Ludovisi nel 1622 del quale restano poche tracce, tra le altre le iscrizioni sui portali dell’atrio. A seguire fu acquistato dai Rospigliosi che dopo la seconda guerra mondiale, nel corso della quale ha ospitato una fabbrica di paracadute e poi un ospedale militare, venne distrutto e ricostruito. In particolare la principessa Elvina Pallavicini si adoperò negli anni ’60 perché il Palazzo tornasse all’antico splendore e così fu. La proprietà passò al Comune e ora ospita il Museo del Giocattolo.

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