Passa definitivamente allo Stato il patrimonio, del valore stimato di oltre 2 milioni di euro, riconducibile a Massimiliano PERCIBALLI (classe 1968), pregiudicato per usura e traffico di stupefacenti. La Corte d’Appello di Roma ha infatti confermato la confisca di primo grado, emessa a novembre del 2018, di 15 unità immobiliari situate a nord di Roma e nella zona dei “Castelli romani” – tra cui una prestigiosa villa ad Albano Laziale – già sequestrate dai Finanzieri del Comando Provinciale di Roma nel 2017 su disposizione della Sezione Specializzata Misure di Prevenzione del Tribunale capitolino.
LEGGI ANCHE: Roma, blitz antidroga all’alba al Portuense: sgominata banda 15 arresti (FOTO e VIDEO)
TROPPA DIFFERENZA TRA LO STILE DI VITA E QUANTO DICHIARATO AL FISCO
I meticolosi accertamenti economico-patrimoniali eseguiti dalle Fiamme Gialle della Compagnia di Velletri, coordinate dalla locale Procura della Repubblica, avevano evidenziato, oltre alla caratura criminale di Perciballi, la rilevante sproporzione tra i redditi dichiarati al Fisco e le ricchezze nella sua disponibilità, accumulate grazie ai proventi delle attività criminose perpetrate nel tempo.
LEGGI ANCHE: Orrore a Tivoli, 28enne assassinato in frutteria: arrestato il killer
DIVIETO DI USCIRE DAL COMUNE PER 5 ANNI
Oltre alla confisca, la Corte d’Appello ha disposto nei confronti del proposto la sorveglianza speciale di pubblica sicurezza, con obbligo di soggiorno nel Comune di residenza per 5 anni. L’esecuzione del provvedimento ablativo riveste un rilevante valore sociale perché restituisce alla collettività i beni illecitamente acquisiti dalla criminalità.