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Tor San Lorenzo, la smentita e le precisazioni del Consorzio Poggio degli Eucaliptus sulla mancanza dell’acqua

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consorzio tor San Lorenzo

In riferimento all’articolo “Ardea. Poggio degli Eucaliptus a Tor San Lorenzo: senza acqua da 5 giorni” si riporta la seguente smentita da parte del consorzio.
“Le notizia pubblicate sul giornale sono false. In data 3 settembre si è improvvisamente verificata un’interruzione dell’erogazione dell’acqua consortile esclusivamente deputata all’innaffiamento, a causa della rottura di un inverter e di una pompa di distribuzione. Il CdA si è immediatamente attivato per la sostituzione dei pezzi, i quali, non essendo reperibili nel Lazio, sono stati tempestivamente ordinati presso le ditte produttrici e pervenuti tra il 5 ed il 7 settembre. Non appena arrivati i pezzi il guasto è stato riparato ed alle 14.30 dell’8 settembre l’impianto era tornato alla norma.
Pertanto, è assolutamente falso quanto si legge nell’articolo ove si rappresenta una “pessima gestione della situazione di emergenza” del CdA, il quale viene accusato di “ritardi e rimpalli di responsabilità” e di aver “permesso che i giorni scorressero senza riuscire a fornire spiegazioni congrue e dilazionando i tempi di attesa a tempo indefinito”.
Altresì falsa è l’accusa di mancanza di un bene essenziale che avrebbe portato i consorziati a 5 giorni di agonia, nonché quanto si legge secondo cui l’acqua potabile sarebbe a disposizione solo di 10 nuclei familiari a seguito di allacci partiti quest’anno: difatti, il guasto non ha interessato l’acqua potabile destinata all’uso umano, della quale tutti i consorziati che ne hanno fatto richiesta, circa 80 nuclei familiari, beneficiano dal 2017 grazie all’allaccio concordato con la società idrica.
Da ultimo, sono false le illazioni per cui la mancanza di illuminazioni nelle parti consortili è addebitabile ad una cattiva gestione del consorzio. L’energia elettrica negli spazi comuni è stata interrotta in via precauzionale in quanto l’impianto risale al 1975 ed è attualmente pericoloso poiché non a norma. Nonostante il CdA si sia attivato per il rifacimento dello stesso, nelle assemblee consortili non si è raggiunto il quorum necessario per le opportune delibere”.

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