C’è entusiasmo per la clamorosa scoperta fatta stanotte sul litorale di Tor San Lorenzo. Una tartaruga marina ha infatti deposto le uova in una spiaggia del Comune di Ardea: un evento più unico che raro per le nostre coste.
L’esperto della regione: “caso eccezionale, ma c’è ottimismo”
Il dottor Luca Marini, esperto della rete regionale TartaLazio, ha subito sottolineato l’eccezionalità dell’evento. Questo è infatti il secondo caso registrato nel Lazio. L’anno scorso a Torre Astura il primo ritrovamento, purtroppo conclusosi con la morte delle uova. Secondo l’esperto, in quell’occasione una mareggiata e l’eccessiva compattezza della sabbia avevano impedito la nascita delle tartarughe. Più ottimista invece in questo caso il dottor Marini: la tartaruga Caretta caretta ha depositato le uova più lontano dal bagnasciuga, riducendo il rischio che le uova siano bagnate dall’acqua, e la sabbia è meno compatta. Le condizioni ambientali sembrano dunque abbastanza favorevoli alla schiusa.
Necessari per la schiusa uno o due mesi: subito al via la sorveglianza
Fondamentale il contributo dato dal personale del lido, che per l’esperto ha gestito le prime critiche ore in maniera impeccabile: i tecnici allertati hanno potuto così predisporre quanto necessario. Anche i bagnanti si sono rivelati attenti e disponibili a dare il loro contributo. Ora sono diverse le operazioni necessarie per arrivare alla schiusa delle uova. Il primo lavoro è quello di messa in sicurezza del nido, per evitare che predatori e umani rovinino le uova. Per tutta la durata delle operazioni saranno monitorate le condizioni ambientali, in particolare la temperatura e l’umidità. Da questi dati gli esperti potranno ricavare la data della probabile schiusa, attesa tra i 30 e i 60 giorni dal deposito. Nei giorni precedenti alla data prevista, la sorveglianza sarà intensificata fino a 24 ore al giorno e sarà predisposta una gabbia per salvare i piccoli nel caso in cui uscissero dalle uova in qualsiasi momento.