Non si placano le polemiche attorno a quanto sta accadendo alle Salzare ad Ardea a seguito degli interventi di sgombero partiti nella giornata di ieri. Stamattina, a questo proposito, si è svolta una manifestazione da parte di un gruppo di cittadini che dimorano all’interno del complesso “Lido delle Salzare”, in particolare delle tre palazzine E-F-G, per protestare contro il provvedimento.
Cittadini protestano contro gli sgomberi alle Salzare
La protesta è scattata intorno alle 9.30 nei pressi del Municipio. I manifestanti hanno invitato il Sindaco a scendere per spiegare le motivazioni che hanno portato agli sgomberi. “Non siamo tutti abusivi”, hanno rimarcato i cittadini. Molti loro, infatti, sono proprietari o affittuari, con contratti di locazione stipulati con i proprietari o addirittura con la curatela fallimentare.
L’operazione della Polizia Locale, ricorda ora il Comune, prevede lo sgombero di tutti i 108 appartamenti presenti nelle palazzine residue del complesso immobiliare oggetto dell’ordinanza di demolizione datata 1997, con la salvaguardia di tutte le fragilità esistenti e rilevate nel corso delle procedure di sgombero.
I cittadini però non ci stanno. E non solo coloro che sono stati sgomberati ma anche coloro che sono ancora all’interno delle abitazioni, un po’ per solidarietà, un po’ perché sanno che prima o poi anche per loro arriverà il momento di lasciare le case. A far discutere è stata inoltre la questione relativa alle indennità di occupazione su cui il Sindaco, attraverso un comunicato inviato alla stampa pochi minuti fa, ha voluto chiarire la posizione dell’Ente.
I chiarimenti del Sindaco Mario Savarese sulle Salzare
«Nella giornata di mercoledì – afferma il Sindaco di Ardea, Mario Savarese – le operazioni si sono svolte in piena tranquillità ed è stato effettuato un lavoro attento, tenendo in massima considerazione le necessità delle persone presenti sul posto. Un discreto numero di famiglie ha anche spontaneamente riconsegnato le chiavi degli appartamenti; la Polizia Locale, coadiuvata dai Servizi Sociali, non ha proceduto allo sgombero delle famiglie con minorenni, dei nuclei in cui risultavano presenti anziani ultraottantenni, delle persone diversamente abili e con invalidità, avviando una valutazione per ogni singolo caso. Intendo, in questa sede, ringraziare il personale della Polizia Locale e quello dei Servizi Sociali per l’encomiabile lavoro svolto nella tutela delle persone più fragili e mi complimento con loro, avendo a mia volta ricevuto il compiacimento per le modalità di svolgimento delle operazioni da parte delle altre forze dell’ordine e di polizia giunte in nostro ausilio».
L’indennità di occupazione
Il Sindaco ha voluto poi fare chiarezza anche rispetto alle indennità di occupazione richieste alle persone che vivevano o vivono all’interno degli appartamenti in questione e non versate nelle casse dell’Ente. Infatti, spiega la nota del Comune, l’annullamento della concessione edilizia e l’ordinanza di demolizione del 1997, oltre al verbale di inottemperanza all’ingiunzione di demolizione del 1998, hanno sancito la natura abusiva di tutti gli stabili presenti nel ‘Lido delle Salzare’ a livello edilizio.
Dal 2005 in poi, quindi, l’Ente ha avviato le pratiche per l’acquisizione a patrimonio pubblico dell’area di sedime, degli immobili e delle opere pertinenziali al fine di procedere alla demolizione, che si sono perfezionate nel 2019. «Essendo gli appartamenti occupati e quindi indisponibili per l’Ente – aggiunge il Sindaco -, il Comune ha avuto e ha tuttora l’obbligo di richiedere le indennità di occupazione. Si tratta di un atto dovuto in quanto chi si trova nelle case utilizza un bene di proprietà della collettività di Ardea. Il canone, lo ricordiamo, non è assimilabile a un corrispettivo per l’affitto del bene, né tantomeno il suo pagamento rappresenta un diritto da parte dell’occupante a restare nello stabile». In quest’ottica, dal 2019 a oggi, sono scattate le diffide per richiedere le indennità di occupazione, visto che gli immobili non sono stati mai riconsegnati al Comune.
Sgomberi ad Ardea, il Sindaco incontra i cittadini
Questi concetti sono stati espressi anche alle persone in protesta, con una delegazione di cittadini che, alla presenza del personale del Commissariato di Polizia di Anzio-Nettuno, è stata ricevuta dal Sindaco Mario Savarese negli Uffici dell’Ente, anche per chiarire i vari aspetti che hanno portato alla mobilitazione negli spazi esterni al Municipio.
«Ho incontrato una delegazione dei cittadini che occupano gli appartamenti della palazzina G, ancora non oggetto dell’intervento di sgombero – conclude il Sindaco – Si sono detti preoccupati della situazione ed è stata loro illustrata la realtà di quanto sta accadendo. Le persone sono state comprensive e hanno capito l’impegno che il Comune sta portando avanti, con enorme difficoltà, per provare a trovare una soluzione che, data la grave carenza di alloggi popolari liberi, risulta al momento di difficile attuazione».
«È comunque intenzione dell’Ente avviare quanto prima un piano di medio-lungo periodo, anche con il coinvolgimento dell’Ater Provincia di Roma, al fine di individuare delle aree dove costruire un numero congruo di alloggi, magari utilizzando anche dei fondi che potrebbero essere messi a disposizione grazie al PNRR. Oggi, infatti, l’Ente vede una richiesta di alloggi popolari che risulta essere di 3-4 volte superiore rispetto agli appartamenti disponibili. Ricordo, infine, che sono ancora in corso i lavori di una Commissione composta anche da tecnici e avvocati, istituita per la prima volta da questa Amministrazione in oltre 50 anni di vita autonoma del Comune di Ardea, che sta lavorando per stilare una graduatoria volta all’assegnazione di eventuali alloggi Erp (dell’Ater e/o del Comune) rimasti liberi».