Ore di terrore ad Ardea, dove una donna ha temuto per la vita dei suoi figli di due mesi e due anni. Ieri sera, attorno alle 22:00, la Centrale Operativa dei Carabinieri di Anzio ha ricevuto una telefonata da parte di una donna disperata relativa al compagno, detenuto domiciliare, che ad Ardea, via Monti di Santa Lucia, dopo averla buttata fuori di casa, si era barricato in casa minacciando di morte i due figlioletti di due mesi e due anni impugnando un coltello da macellaio.
Barricato in casa impugnando un coltello da macellaio
I Carabinieri della Compagnia di Anzio e della Stazione di Tor san Lorenzo, capeggiati dal loro Comandante, Capitano Giulio Pisani, sono arrivati immediatamente sul posto facendo cinturare l’area, studiando la planimetria dell’abitazione, allontanando i curiosi ed avviando un tentativo di mediazione con l’uomo, un 43enne, attraverso una delle finestre munite di inferriata.
La situazione è apparsa subito molto difficile ai militari, tant’è che l’uomo, che si mostrava in evidente stato di ebbrezza alcoolica, alternava momenti di calma ad altri di lucida follia in cui lanciava coltelli e sputava all’indirizzo degli operanti attraverso la grata mentre continuava a tenere in braccio la figlioletta di poco più di due mesi e attaccato al suo fianco l’altro figlio di due anni, mentre continuava ad impugnare un grosso coltello da macellaio.
La trattativa con i carabinieri
Dopo circa un’ora e mezzo di trattative – avviate direttamente con il Comandante della Compagnia di Anzio e quello della Stazione di Marina Tor San Lorenzo, Lgt. Massimo Porrino – alle ore 23:30 il malvivente desisteva dall’azione criminale e finalmente apriva la porta, consegnandosi ai Carabinieri e rilasciando i bambini.
I due bambini sono rimasti illesi e,una volta liberi, sono stati visitati dai sanitari del 118, anch’essi fatti preventivamente affluire sul posto, che hanno certificato il loro stato di buona salute.
Il reo, che dovrà rispondere di sequestro di persona, minacce aggravate e resistenza a pubblico ufficiale, è stato trattenuto tutta la notte presso una delle camere di sicurezza della Compagnia Carabinieri di Anzio e, oggi, subirà il processo presso il Tribunale di Velletri.
Maria Corrao