Il Racing Club fa un altro passo verso la piazza d’onore. La squadra del presidente Antonio Pezone dimostra di non farsi distrarre dalle voci extra campo (smentite dal massimo dirigente in persona con una nota ufficiale della scorsa settimana) e supera per 2-0 la Libertas Casilina grazie alle reti di Klaus Seferi e Andrea Celiani, tra l’altro grandi amici anche fuori dal campo. E’ proprio il primo ad analizzare il match e parlare del finale di stagione che attende la squadra di mister Petrelli. «Col Casilina abbiamo fatto una buona partita, forse con l’unica solita pecca di aver sciupato troppe occasioni. Comunque era importante centrare la vittoria e ci siamo riusciti». Anche grazie al quarto gol stagionale dell’esterno offensivo classe 1990 nativo di Tirana, ma spostatosi in Italia dall’età di due anni. «Dal punto di vista realizzativo non sono contento della mia stagione – fa autocritica Seferi -, ma sono davvero felice per la fantastica rincorsa della squadra che con mister Petrelli ha totalmente cambiato passo e mentalità. L’allenatore ha lavorato sulla testa della squadra e il gruppo ha risposto in maniera incredibile, compiendo una rincorsa fantastica. A questo punto sarebbe davvero un suicidio gettare al vento il secondo posto o peggio ancora i play off: non possiamo davvero sbagliare». L’obiettivo di Seferi è abbastanza chiaro. «Mancano cinque partite da qui alla fine della stagione e dobbiamo provare a vincerle tutte. Real Colosseum e Team Nuova Florida sono ottime squadre, massimo rispetto per loro, ma noi dobbiamo avere paura solo di noi stessi» dice l’esterno d’attacco che poi parla del match di domenica prossima sul campo della Fortitudo Velletri. «Mi ricordo una squadra ostica da affrontare e con qualche buona individualità. Non so che problemi abbiano avuto ultimamente e come mai siano precipitati all’ultimo posto in classifica, ma noi siamo in un ottimo momento e non possiamo fermarci: andiamo a Velletri con il chiaro obiettivo di conquistare un’altra vittoria».
Racing Club calcio (Prom), Seferi: «Non possiamo mancare il secondo posto»
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