Momenti di paura nella mattina di oggi, 19 giugno ad Ardea, nel quartiere Colle Romito. Una coppia di coniugi ha preso una bombola e con questa hanno minacciato di far saltare l’abitazione dove vivono.
“Rivogliamo le nostre figlie”
Il trambusto è iniziato intorno alle 9:30. Grida altissime che hanno fatto allarmare i vicini. “Facciamo saltare tutto in aria”, hanno minacciato. I due, una coppia che vive in via di Colle Romito, sono disperati. Un mese fa sono intervenuti i servizi sociali e hanno portato via le loro due figlie, di 13 e 17 anni. E con loro la nipotina di 3 anni, figlia della 17enne. Da allora non le hanno più viste.
“Se non ci fate vedere le nostre figlie ci ammazziamo, facciamo esplodere la bombola“, hanno proseguito con le minacce. Da giorni i vicini li sentivano parlare della loro intenzione di trovare una soluzione, anche drastica, alla situazione che si era creata.
L’intervento delle forze dell’ordine
Sul posto sono arrivati i carabinieri della Compagnia di Anzio, i sanitari del 118 e i vigili del fuoco. Dopo una lunga trattativa, i militari sono riusciti a convincere la coppia a lasciare la bombola. “Vogliamo raccontare la nostra storia”, è stata la loro richiesta.
La storia
Stefano e Lucia, nomi di fantasia, spiegano che, a seguito di un racconto fatto a scuola dalla figlia più piccola, sono intervenuti i servizi sociali. “Nel compito Laura (nome di fantasia, ndr) ha raccontato che noi la maltrattavamo e non la facevamo uscire di casa. Ha 13 anni. Il presunto maltrattamento era l’impedirle di frequentare una persona molto più grande di lei, che secondo noi non è di certo una compagnia adatta alla sua età. Per questo non la facevamo uscire”.
Francesca (nome di fantasia), la figlia più grande, è giù mamma. Ha una bambina di 3 anni, avuta da un ragazzo egiziano, regolare in Italia. Il giovane ha riconosciuto il bambino, che però vive con la mamma a casa dei genitori di lei. Questo fino a un mese fa.
“I servizi sociali, dopo che gli insegnanti hanno fatto vedere il compito, si sono interessati a noi. E, venuti a casa, hanno stabilito che il nostro appartamento fosse troppo piccolo per 5 persone. Quindi hanno deciso di toglierci le nostre figlie e la nipotina”.
Giocattoli ovunque
La casa, pur essendo piccola, è piena di giocattoli. “Non abbiamo mai maltrattato le nostre figlie e, quando la grande ha avuto una bambina, l’abbiamo accolta come se fosse stata una terza figlia. Adesso quello che chiediamo è almeno che ce le facciano vedere. Non sappiamo dove sono, cosa fanno, se stanno bene. Siamo angosciati. Tutto è nato da una sorta di dispetto fatto da un’adolescente che non poteva immaginare le conseguenze del suo gesto”.