Il Movimento “Cambiamo” di Ardea, attraverso i consiglieri Simone Centore e Anna Maria Tarantino con il supporto legale dell’Avv. Francesco Falco, ha richiesto un incontro con il Direttore del demanio Usi Civici per conoscere l’intenzione dell’ente circa la sopraggiunta scadenza della clausola di salvaguardia in merito all’atto di trasferimento dei 706 ettari delle Salzare al Comune. I consiglieri hanno chiesto pertanto al Demanio se “ritiene sufficiente o meno il lavoro svolto sin qui dall’Amministrazione comunale” al fine di evitare “l’operatività della clausola stessa”.
Cosa dice la clausola di salvaguardia (art.3). «Trascorsi tre anni dal presente trasferimento (quando cioè nel 2017, precisamente il 20 febbraio, il Demanio ha trasferito al Comune di Ardea i terreni gravati da uso civico, ndr) qualora all’esito del monitoraggio effettuato dall’Agenzia del Demanio risultasse che il Comune non utilizzi gli immobili in oggetto […] gli stessi torneranno nella proprietà dello Stato […] senza che il Comune possa pretendere dallo Stato alcunché a qualsiasi ragione o titolo».
Ricordiamo tuttavia che sul tema il Sindaco di Ardea aveva già fornito un chiarimento in merito nei giorni scorsi: «La clausola di salvaguardia (ART. 3 dell’atto di trasferimento) è di prassi nelle cessioni del demanio, e quindi è riportata di default in questi atti. Si dà il caso che il Comune di Ardea non si sia trovato in carico una caserma o un bene immobile di egual stregua, bensì oltre 700 ettari di territorio abbandonato da decine e decine di anni. Lo stesso demanio ci ha rassicurato in un recente incontro riconoscendo che il lavoro che abbiamo fatto ad oggi è di per se già una valorizzazione del bene (così e intesa l’azione) e pertanto l’articolo in questione non ha motivo per essere considerato».