Sabato 10 dicembre, alle ore 18.30, presso la libreria Magna Charta di Lavinio, avrà luogo l’incontro con l’autore Silvia Matricardi, con presentazione del suo romanzo “In Aeternum”.
In tale occasione gli attori del gruppo teatrale “Arte Nativa” effettueranno la lettura recitata di alcuni brani tratti dal romanzo, e l’autore risponderà alle domande di Maurizio D’Eramo, regista, attore e direttore di “AnzioSpace” e Michelangelo Pastore, regista, scenografo e presidente dell’Associazione “Leonardo”.
Silvia Matricardi, per oltre un ventennio direttore editoriale di “dossier informare”, è giornalista, grafico e scrittore di Ardea. “In Aeternum” è il suo quinto libro, un romanzo fantastorico, con una trama in bilico tra realtà documentata e finzione, amore e morte, mito e magia, storia e mistero.
«L’enigma della Fanciulla della Via Appia – spiega l’autrice – si intreccia con le vicende di un Nerone come non l’avete mai neanche immaginato.» Perché uno dei protagonisti principali della trama è proprio l’imperatore Nerone, colto nella sua dimensione più umana, oltre che di grande statista. Un romanzo d’inchiesta, una storia d’amore, un racconto di fantasmi, di macabri rituali e di fenomeni paranormali, tutto allo stesso tempo, ambientato nell’arco narrativo di duemila anni, fra Anzio e Roma.
Trama:
In Aeternum nasce da un fatto storico misterioso e suggestivo, realmente accaduto nella primavera del 1485: il ritrovamento del cadavere di una ragazza dell’antica Roma; un corpo che non sembrava neanche morto, tanto ne era straordinario lo stato di conservazione, a distanza di oltre 14 secoli dal momento della sepoltura. Ed era di una bellezza impressionante, che sbalordì i testimoni di allora tanto quanto le condizioni di preservazione. Non era mummificata, né rigida, né disidratata. Era fresca, come se fosse addormentata, e “condita” con una sostanza fortemente aromatica. Secondo alcuni dei numerosi resoconti che ne parlano, ai suoi piedi ardeva una lampada eterna, che si spense nel momento in cui il sarcofago di pietra fu aperto. La sepoltura era priva di iscrizioni. Il corredo funebre fu trafugato ed i profanatori svanirono nel nulla. Il cadavere venne esposto nel cortile del Palazzo dei Conservatori, in Campidoglio.
Decine di migliaia di persone accorsero nella capitale della cristianità ad ammirare tale prodigio: il glorioso passato imperiale sembrò rivivere, così come già era avvenuto pochi anni prima, quando furono scoperte le grotte dipinte, che si rivelarono poi essere i resti della Domus Aurea. Storia e mistero. Il bellissimo cadavere sparì improvvisamente e la vicenda della Fanciulla della Via Appia divenne leggendaria.
Il romanzo ricostruisce le vicende di questo caso storico straordinario, coinvolgendo personaggi misteriosi, maledetti e suggestivi del calibro di Nerone e Simon Mago.
Fantasia e storia, con una narrazione che copre duemila anni.