I volontari pometini stanno cercando di aiutare una popolazione già ridotta allo stremo ma che non molla
Ci sono eventi che non vorremmo mai raccontare. Dal terremoto di quel maledetto 24 agosto 2016 alla la neve, il gelo, un altro terremoto ieri. Una popolazione, quella amatriciana, ridotta in condizioni fisiche, oltre che psicologiche, difficilissime. Sì, perché quando ti stai per rialzare e vieni di nuovo atterrato senza pietà allora rischi di non farcela da solo. In questo caso subentra il fattore umano, il fattore solidarietà, ma non quello che vediamo tanto millantare sui social o nei salottini televisivi soltanto a parole: parliamo di una solidarietà concreta, umana ed emozionante. Queste persone che partono lasciando famiglia, partner, amici, tutto e vanno ad aiutare chi non ha più speranze, chi non ha più reattività visto che ormai i beni materiali e affettivi se li è portati via quel maledetto terremoto di agosto. Ebbene queste persone sono degli angeli, degli eroi, sono la testimonianza vivente che possiamo credere in una società che possa ancora migliorarsi.
I volontari della Protezione Civile “Echo” di Pomezia sono presenti a Torrita di Amatrice ormai da dicembre dandosi il turno ogni settimana, ogni turno è composto da 15 persone. Collaborano in modo assiduo e continuativo con altre associazioni di Aprilia, Latina, Sezze e Ostia, coordinati da Fepivol distribuendo circa 400 pasti giornalieri. Oltre che una presenza concreta, la loro è una presenza di calore umano, quella che è più fondamentale a tutte le persone colpite dal gelo e dai terremoti. In questi giorni stanno facendo di tutto per rendere le strade ed il campo agibile a causa della neve che ormai ha sommerso anche tutte le tende.