Questa che stiamo per raccontare è probabilmente una delle pochissime cose belle accadute ad Ardea negli ultimi tempi. Tra scandali e beghe politiche, oltre che fatti di criminalità diffusa e degrado, nel Comune rutulo c’è stato un segno di rinascita. Anzi, una vera e propria nascita, che vogliamo prendere, soprattutto in un periodo così particolare del territorio, come buon auspicio.
Per la prima volta dopo molti anni un bimbo è nato ad Ardea, nonostante nell’intero territorio comunale non ci sia né un reparto di ostetricia, né tantomeno un ospedale. A raccontare come sono andate le cose è direttamente la neo mamma.
«Mi chiamo Patrizia Lancia e abito con mio marito Simone Ciolfi e mia figlia Benedetta ad Ardea, da Agosto dello scorso anno». La donna è già incinta, da poche settimane, quando si trasferisce a Tor San Lorenzo.
«Mi sono subito resa conto che ad Ardea non ci sono ospedali, tantomeno la possibilità di far nascere bambini in questo Comune. Lascio quindi immaginare ai lettori che cosa possa essere successo all’ufficio anagrafe di Ardea quando mio marito, il 22 febbraio, si è recato lì per registrare l’avvenuta nascita del nostro secondogenito ad Ardea. I funzionari sono “impazziti” per capire come avesse fatto il piccolo Tommaso a venire al mondo proprio in questo Comune, non essendoci punti nascita, e poi si sono sbizzarriti in una divertente sciorinatura sul come si potesse registrare l’evento, dato che alla fine hanno compreso, con grande stupore, che il piccolino era nato in casa. ‘Ha capito bene? È nato in casa!’, ripeteva mio marito al funzionario alle insistenti domande sul come mai dal certificato di nascita risultava che indirizzo di nascita e di residenza coincidevano!».
«Mi è quindi venuto in mente – ha proseguito Patrizia – di condividere con i lettori questo divertente racconto, che ha avuto la sua prima tappa all’ufficio anagrafe, poi è proseguito all’agenzia delle entrate per il rilascio del codice fiscale, ed è terminato alla ASL per la scelta del pediatra: ogni volta ci sono state scenette tragicomiche, perché nei due giorni necessari per svolgere tutte le pratiche mio marito si è imbattuto in moltissime persone che non credevano che davvero un bimbo fosse nato ad Ardea e che questa fosse stata una nostra precisa scelta. Tutti gli chiedevano in continuazione se non fosse nato lì per una serie di rocambolesche avventure che non ci avevano portati in tempo in ospedale! Invece la nostra è stata una scelta fatta prima che venisse concepito, per la precisione dopo la nascita della nostra primogenita, Benedetta. Lei è nata in ospedale, manipolata troppo presto da mani estranee, e dopo troppe ore di travaglio indotto è nata sotto i riflettori e ha rivisto la sua mamma, l’unica di cui aveva davvero bisogno, solo il giorno dopo».
Da qui la decisione che, se ci fosse stato un altro figlio, le cose sarebbero andate diversamente, «Infatti, ecco perché la scelta consapevole stavolta di affidarci a mani esperte e sapienti che sapessero più osservare che fare, più accogliere che tagliare, e che rispettassero i tempi naturali dell’evento nascita, così bello e automatico per ogni specie animale, anche la più evoluta come la nostra. Attraverso questa testimonianza vorremmo portare alla luce la possibilità, anche in un paese come Ardea, di poter accogliere con calma e sacralità un bimbo che viene alla luce e che ha tutto il diritto di iniziare il suo viaggio con la dolcezza che merita per adattarsi al mondo con i suoi tempi e i suoi ritmi».
«Ringraziamenti speciali alle ostetriche Ivana Arena, Daniela De Angelis e Sara Battaglia del Centro salute e nascita Zoé di Roma – aggiunge mamma Patrizia – sono state e sono tuttora i nostri angeli custodi».
«E speriamo – ha concluso la neomamma – che in un futuro prossimo, magari grazie a questa testimonianza, altre famiglie possano prendere coscienza di una scelta libera come si fa già per tante altre realtà, e forse la prossima volta che un papà si recherà all’ufficio anagrafe di Ardea, i funzionari possano essere già esperti e potranno vantarsi di sapere come registrarlo!».