Il 10 febbraio 2016 sul quotidiano “Il Giornale” si leggeva in prima pagina il seguente testo: “Scandalo Equitalia, in 15 anni 217 miliardi di cartelle false”. A questo articolo ha fatto da eco quanto riportato dal quotidiano “Corriere della Sera” (20/04/2016) in merito al debito degli italiani nei confronti dell’Erario. In un’audizione in Commissione Finanze alla Camera l’Amministratore Delegato di Equitalia, Ernesto Maria Ruffini, evidenziava quanto segue: “La riscossione riguarda per il 53-54% il debito sopra i 100.000 euro e solo il 2-3%, quelli inferiori a 1.000 euro”. Come sappiamo, Equitalia è una società per azioni a totale capitale pubblico (51% in mano all’Agenzia delle entrate e 49% all’Inps) ed è un Ente incaricato all’esercizio di attività di riscossione nazionale dei tributi e contributi.
Sempre più spesso, però, questo Ente pensato inizialmente per agevolare le procedure di recupero del pagamento delle tasse e delle imposte anche attraverso una mediazione, è visto da noi contribuenti come una vera e propria mannaia sulle nostre teste. In questo periodo storico sociale e culturale, particolarmente, difficile da un punto di vista economico, molti italiani già umiliati da una condizione lavorativa precaria, se non addirittura assente, dove il potere di acquisto per le famiglie si è ridotto ai minimi termini ed in alcuni casi, troppi, si è azzerato, la scure di Equitalia getta ancora di più sconforto tra la nostra popolazione. A poco, è servito l’apertura dello “Sportello amico” e “Sportello imprese”, istituiti dall’Ente di riscossione dei tributi e contributi. Purtroppo, tali iniziative, anziché favorire un dialogo ed una mediazione plausibile finalizzata alla ricerca e all’attuazione di possibili soluzioni con i contribuenti, quest’ultimi come già su accennato penalizzati da una forte crisi economica, hanno incrementato la paura costante nelle persone di non farcela a pagare l’eventuale debito riconosciutogli. È doveroso ricordare anche le tante vittime cui abbiamo dovuto assistere in questi ultimi anni, a causa di una pressione fiscale altissima e la contestuale condizione negativa dei mercati economico produttivi nel nostro Paese. Troppe sono state le persone che si sono uccise per i debiti che l’Erario rivendicava loro, senza che quest’ultimo gli desse una possibile, concreta e fattibile via d’uscita per risanare la propria posizione debitoria, laddove realmente maturata. Quanto suddetto, lascia ancora di più sbigottiti e amareggiati, per non aggiungere altro, quando si leggono notizie in prima pagina che evidenziano una irregolarità quindicennale esercitata, proprio, da chi dovrebbe manifestare trasparenza e correttezza procedurale nella verifica, conferma e notifica di atti impositivi: Equitalia. I 217 miliardi di cartelle false, erogate in 15 anni e tante altre anomalie che lo stesso Ente continuamente mette in atto, non possono e non devono più passare inosservate. A questo punto la domanda spontanea è: “come può far valere i propri diritti un comune cittadino, pensionato, imprenditore, libero professionista, artigiano, operaio, ecc., e difendersi dai possibili soprusi e dalle vessazioni cui è continuamente soggetto, senza cadere vittima di eventuali cavilli giuridici di cui ignora l’esistenza e per i quali, poi, arriva anche a commettere gesti estremi?”
Le risposte a questo ed altri quesiti, le potremo ascoltare il prossimo 20 maggio 2016 presso la Sala Consiliare “Sandro Pertini” (ore 17:00) Via Laurentina Km. 32,300, all’evento Patrocinato dal Comune di Ardea e organizzato dai cittadini, imprenditori, associazioni culturali del territorio, in collaborazione con la Lega Consumatori (Sede di Pomezia), dal titolo: EQUITALIA: COME DIFENDERSI DA RICHIESTE INDEBITE? L’Avv. Franco Muratori, stimato esperto in Diritto Tributario e Bancario, ci illustrerà le diverse anomalie che possono presentare, come già rilevato, le cartelle esattoriali e soprattutto, ci informerà su cosa e come fare per difendersi da eventuali richieste indebite esercitate dall’Ente Equitalia, evitandoci di commettere possibili errori dai quali diventerebbe difficile uscirne. È bene evidenziare che, viste anche le notizie riportate sui quotidiani e relative alle forti anomalie riscontrate nelle cartelle esattoriali inviate ai contribuenti da Equitalia, non sempre, quello che ci viene detto di pagare è da noi dovuto.
L’invito a partecipare all’evento del 20/05/2016, diventa un appuntamento a cui dobbiamo partecipare se intendiamo sapere come tutelare i nostri diritti e come difenderci dalle indebite richieste di Equitalia.
Articolo a cura del Dott. Massimo Catalucci