Nel giorno in cui il maxi rogo scoppiato ad Ardea, a Montagnano, desta più di un allarme (ad andare a fuoco circa 1 ettaro di terreno pieno zeppo di pneumatici) tanti altri siti, magari più piccoli ma non per questo meno preoccupanti, spuntano come funghi nelle zone di confine con il Comune di Aprilia. E nessuno interviene.
Abbandono di rifiuti, discariche più o meno grandi in cui finisce praticamente di tutto. Oggi tutta l’attenzione è sul sito di Montagnano (appena qualche settimana fa era toccato ad un’altra zona di Ardea, domani invece chissà)- peraltro più volte segnalato per la sua pericolosità – dove da stanotte un rogo di gomme sta avvelenando l’aria nella zona e in tutto l’hinterland, con il fumo che ha raggiunto i Castelli e Roma. Ma non si tratta, com’è noto, di un caso isolato.
E se nel territorio rutulo il problema delle discariche a cielo aperto è all’ordine del giorno, nella confinante Aprilia non va certo meglio. E spesso sono proprio le zone di confine quelle in cui si concentra maggiormente il fenomeno.
Discariche abusive lungo i terreni ad Aprilia: le segnalazioni
A questo proposito ci ha scritto il signor Andrea Ragusa che, di fatto, ha realizzato una sorta di mappa di queste aree dove gli zozzoni di turno abbandonano costantemente la qualunque. Sacchi, tavole, rifiuti d’ogni sorta, e perfino una carcassa d’auto carbonizzata. Insomma, di tutto.
“Purtroppo questo territorio continua ad essere vessato dall’abbandono dei rifiuti che, se non rimossi, creano incentivazione al loro abbandono da parte di persone poco rispettose dell’ambiente per usare un eufemismo”, spiega il cittadino che, nel suo piccolo, continua a segnalare agli enti competenti “i cumuli di rifiuti abbandonati nel territorio per prevenire il formarsi di micro-discariche”. Purtroppo però, come spesso accade, non sempre dalle Istituzioni arriva un’altrettanto solerte risposta. Anzi.
La mappa
Già, perché le segnalazioni inviate sono molteplici ma spesso tutto rimane com’è (come nel caso della discarica di Montagnano). “C’è ad esempio il caso di via dei Colonizzatori, segnalata ben 5 volte dal 21/9/2023 al 31/3/2024, che è ancora lì con tutta la sua varietà di rifiuti, in sacchi e non, compresa della mobilia”.
Ci sono poi anche strade importanti per la viabilità locale. Ma questo non basta a prevenire i ciclici abbandoni di spazzatura indiscriminati: “Ad esempio il parcheggio sterrato sulla complanare della Pontina per recarsi al centro commerciale Aprilia 2, che era stato ripulito dopo la segnalazione del 26/9/2023, senza l’applicazione di misure di prevenzione contro l’abbandono è stato già riutilizzato come discarica”.
E ancora: “Altri rifiuti sono in via Nerone, segnalati a fine gennaio, che stanno ancora lì anzi in quantità pure maggiore. Il tour prosegue in via Caligola. Qui sacchi di rifiuti sono stati lasciati sul marciapiede per più di 20 giorni”.
La discarica recintata: ma i rifiuti sono ancora dall’altra parte
“Ma la reazione alla segnalazione, sempre che questa sia stata valutata dall’organo competente, che mi ha lasciato più di stucco, è stata quella riguardante cumuli di rifiuti gettati nelle cunette ai 2 lati opposti della Pontina vecchia, tra via Apriliana e via dei Rutuli, che in una di queste erano accompagnati anche dalla carcassa di un’autovettura data alle fiamme”, prosegue Andrea Ragusa.
Ebbene, qui, proprio ai confini tra i due Comuni, “ripassandoci dopo qualche giorno ho notato che era stata realizzata una recinzione (non è chiaro da chi, ndr) con della rete metallica, che costeggia gran parte della menzionata strada, fino all’altezza di via Torre Bruna e che i rifiuti erano stati recintati ma non rimossi! Concordo che così, in gabbia, i rifiuti stanno al sicuro, ma forse era il caso di ripulire tutte le cunette prima di realizzare la recinzione, o si pensa di ri-smontarla per rimuovere i rifiuti?”.