Dalla Regione Lazio arrivano ristori per 51 milioni di euro a fondo perduto per le imprese. Un’ulteriore misura per aiutare le micro, piccole e medie attività economiche che, da mesi, stanno affrontando una grande crisi economica e che hanno subito chiusure e limitazioni a causa del Covid-19. Quello della Regione Lazio è un provvedimento approvato ieri dalla Giunta Regionale, presieduta da Zingaretti, su proposta dell’assessore allo Sviluppo Economico, Paolo Orneli, e di concerto con il vicepresidente, Daniele Leodori, e con l’assessora al Bilancio, Alessandra Sartore.
“Nella seconda fase della pandemia la Regione Lazio ha stanziato oltre 100 milioni di euro a supporto di diversi settori gravemente colpiti dalla crisi economica e sanitaria. Dal terzo settore alla cultura, passando per lo sport e le piccole e medie imprese, abbiamo messo in campo una serie di misure, sempre facilmente accessibili, per sostenere imprese e famiglie. Un intervento significativo deciso dalla Giunta per ridurre i danni causati dal Coronavirus a migliaia di lavoratori del nostro territorio, che da marzo soffrono per la significativa riduzione delle loro attività economiche e in alcuni casi, come la cultura per esempio, di uno stop totale. Oltre ai ristori stanziati dal Governo, la Regione Lazio ha deciso dunque di fare la sua parte, come già accaduto in primavera, per affrontare lo shock economico che stiamo vivendo. Nessuno sarà lasciato solo, questo deve essere chiaro: oltre alle somme decise oggi dalla Giunta, siamo già a lavoro per mettere in campo nuove misure e ulteriori stanziamenti, tutti insieme dobbiamo uscire dall’incubo in cui siamo piombati nel 2020” – ha dichiarato il presidente Nicola Zingaretti.
Negozi, bar, parrucchieri, bonus ristori: ecco tutte le categorie ammesse
I fondi del Ristori Lazio Irap verranno erogati attraverso un bando pubblicato da LazioCrea nelle prossime settimane. Le attività che potranno ricevere il bonus sono le Mpmi (micro, piccole e medie imprese) appartenenti a 283 distinti codici Ateco: tutti quelli elencati nei DL Ristori bis e quater (ad eccezione di cinema, teatri, taxi e Ncc perché hanno già avuto delle misure regionali ad hoc) e tutti quelli di commercio all’ingrosso, commercio al dettaglio e servizi alla persona che sono stati chiusi dai decreti di marzo.
I ristori, come si legge sul sito della Regione, saranno destinati a:
- Pubblici esercizi: ristoranti, bar, gelaterie, enoteche, pasticcerie;
- Operatori del Turismo: attività ricettive alberghiere e non, campeggi, ostelli, agenzie di viaggi, tour operator, guide turistiche,
- Attività di organizzazione di convegni, fiere, feste, cerimonie;
- Attività legate a tempo libero e benessere: discoteche, parchi tematici, centri benessere e termali, spa;
- Attività del settore della cultura: musei, servizi di biglietteria di eventi, noleggi di strutture e attrezzature per spettacoli e manifestazioni, biblioteche, giardini zoologici ecc.) ad eccezione di cinema e teatri per i quali la Regione ha già pubblicato due avvisi specifici;
• Attività del settore dello sport (attività di corsi sportivi, palestre, piscine ecc.) che non abbiano già usufruito della specifica misura regionale per Associazioni e Società Sportive Dilettantistiche;
• Attività del commercio, all’ingrosso e al dettaglio, chiuse dai decreti di marzo, oltre ad agenti e rappresentanti di commercio;
• Attività di servizi alla persona (barbieri, parrucchieri, estetisti ecc.).
L’importo del ristoro che è un contributo a fondo perduto fino a un massimo di 25.000 euro a impresa sarà pari alla rata dell’acconto Irap 2020, originariamente dovuta dalle imprese entro il 30 novembre.