Ardea, la polizia locale con dei funzionari Dell’Asl e del servizio veterinario si è recata questa mattina all’impianto biogas Pomar Srl, al fine di verificare che la società avesse ottemperato alle prescrizioni contenute nell’ordinanza dello scorso 7 novembre che ne ha decretato la chiusura. L’impianto a Biogas aperto nel 2012, è stato ritenuto da cittadini e comitati spesso responsabile dei forti odori che hanno stretto in una morsa la città di Ardea. Dal sopralluogo nella centrale, è stato verificato che non si è provveduto completamente a regolarizzare come richiesto l’impianto. Le prescrizioni riguardavano una serie di autorizzazioni tecniche. Tra i 17 punti riportati nell’ordinanza, si richiedeva di fornire una documentazione tecnica e dettagliata: “Sull’attuale ciclo produttivo e le autorizzazioni ambientali come già evidenziato da Arpa Lazio, sui sistemi di contenimento e abbattimento delle emissioni odorigene assicurando il rispetto delle norme di sicurezza ed igienico sanitarie, sulla definizione del piano di approvvigionamento e tracciabilità delle biomasse per la registrazione dei materiali in entrata e in uscita conferiti al digestore ed infine sulla perfetta efficienza delle griglie di captazione dei liquidi di percolazione, trovate in parte ostruite a novembre”. L’esito del sopralluogo sarà inviato tramite il legale del comune di Ardea al TAR del Lazio, dove la società Pomar Srl ha fatto ricorso per annullare l’ordinanza di chiusura.
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Ardea, nuovo sopralluogo della polizia locale alla Biogas: l’impianto resta chiuso
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