Feste Natalizie a base di lasagne, lenticchie e cotechino? No, a base di tampone, panettone (l’unica cose che si può arrivare a mangiare dopo ore e ore di fila) e, se si è negativi, spumante per festeggiare l’esito favorevole. La corsa al tampone per poter stare con parenti e amici in questi giorni di festa ha raggiunto picchi incredibili.
Asl, presidi ospedalieri e farmacie sono presi d’assalto, ma è in quest’ultime che si assiste alle scene più assurde, come ci racconta il Dott. Domenico Cuccaro. titolare della farmacia Colle Romito, a Lido dei Pini, Ardea.
“Dal 20 dicembre è scoppiata la ressa per eseguire un tampone rapido in farmacia – racconta il medico – La gente è andata in tilt!”.
Ma quali sono i risultati dei test che seguite nel vostro laboratorio? “Si registra un aumento vertiginoso dei contagi: ogni 100 tamponi 10 risultano positivi. Siamo letteralmente sotto pressione, abbiamo oltre 500 prenotazioni e la situazione, pur impiegando diverse risorse, sta diventando insostenibile”.
Ma per fare il test bisogna obbligatoriamente prenotarsi?
“Noi siamo forse gli unici che prendono la prenotazione per eseguire i tamponi, quindi chi viene senza prenotazione pretende in tutti i modi di farlo. Subiamo aggressioni quotidianamente. Stiamo più volte predicando di effettuare il tampone solo se strettamente necessario e di evitare assembramenti o grandi tavolate in questi giorni di festa. E’ una situazione difficile ma superabile – a nostro avviso – solo agendo secondo scienza e coscienza, seguendo le linee guida, cercando di essere solamente un po’ più responsabili!”
Il medico chiede aiuto per riportare alla ragione i cittadini: “Riportate le parole di un farmacista che è in sofferenza e che sta trascurando il suo lavoro principale dedicandosi quotidianamente fare tamponi e a combattere questo sconosciuto nemico, stando al fianco dei cittadini e offrendo il massimo dei servizi con tanto sforzo e sacrificio”.
