Prima la scoperta di non essere rientrati nel bando, poi l’amara scoperta di vedere inutilizzato lo spazio per il quale era stata avanzata la propria candidatura. E’ questo, in sintesi, lo scenario che ha visto protagonista suo malgrado l’Associazione Impegno Donna che aveva fatto richiesta per la stagione estiva 2021 ad Ardea di uno spazio per dar seguito al progetto del “Beach Village”, meglio conosciuta come la “spiaggia dell’inclusione”. E così, dopo tre anni, nei quali Impegno Donna aveva creato un vero e proprio punto di riferimento per il mare accessibile (davvero) a tutti nella zona sud di Roma e ai Castelli, il progetto ha subito brusco stop.
Ma oltre alla notizia di per sé negativa, che ha comunque scatenato numerose polemiche tra le associazioni che lottano per i diritti delle persone con disabilità, a metà agosto si è aggiunta pure la “beffa”: la vincitrice del lotto che aveva battuto al ‘fotofinish’ (per soli 0,16 punti, ndr) l’Associazione Impegno Donna, ha infatti rinunciato all’assegnazione lasciando di fatto “scoperto” il tratto di spiaggia che non ospiterà così alcun tipo di stabilimento. Un paradosso insomma. Il nostro viaggio è iniziato proprio da qui dato che, da quanto abbiamo appurato, non si è trattato di un caso isolato.
Da Il Corriere della Città – SETTEMBRE 2021
Bando spiagge, almeno 3 stabilimenti su 10 non sono operativi
Insieme al “lotto 2”, ovvero una delle aree per la quale l’Associazione Impegno Donna aveva fatto richiesta, sita tra Via Caltanissetta e Via Cagliari, ce ne sono stati altri. Lo stesso scenario si è presentato con l’area numero “6” sul lungomare dei Troiani, rimasta anch’essa scoperta. Anche al primo lotto (tra Via Caserta e Via Campobasso), a dir la verità, pur essendo pervenuta un’offerta e fatta la relativa assegnazione, a fine agosto non abbiamo trovato nulla sulla spiaggia. In altri tre non siamo riusciti ad accedere in quanto le vie corrispondenti ai lotti assegnati si trovano all’interno di Consorzi. L’area numero 10 invece non ha ricevuto alcuna domanda perché a pesare è stata la difficoltà di accesso al mare – raggiungibile solo attraverso o un sentiero ‘angusto’, peraltro nemmeno in diretta corrispondenza del lotto, o passando per un camping privato (?), per non parlare della distanza della spiaggia dalla la via principale – che ha di fatto scoraggiato i potenziali offerenti.
Cosa è successo
Messo così il bando sembrerebbe essere stato allora un mezzo “flop”. In realtà è stato esattamente il contrario dato che sono pervenute all’Ente un numero perfino maggiore di offerte rispetto ai 10 lotti a gara e in alcuni casi per una singola area, come nel caso di Impegno Donna, ci sono state fino a tre offerte. Alla chiusura dei termini inoltre per 9 lotti su 10 era stata fatta una regolare assegnazione. E allora cosa è successo?
E’ proprio qui infatti che qualcosa, sulla base dell’avviso di gara pubblicato, si è “inceppato”. Alcuni assegnatari infatti avrebbero semplicemente rinunciato come peraltro sarebbe già accaduto altre volte con i bandi degli anni scorsi. Eppure un passaggio del bando precisava: “Nel caso di motivi di impedimento alla stipula della concessione col soggetto assegnatario l’amministrazione procederà all’assegnazione del servizio al concorrente che segue in graduatoria, fatta salva ogni azione di risarcimento danni. Ugualmente si procederà alla chiamata del concorrente che segue in graduatoria nei casi previsti dalla normativa vigente”. Ma per il caso di una successiva ed eventuale rinuncia invece – e in alcuni casi ciò è avvenuto a distanza di diversi giorni dalla chiusura del bando – sembrerebbe non essere stato previsto, o comunque attuato, nulla.
Ad ogni modo perché qualcuno dovrebbe partecipare ad un bando, vincerlo, e poi non dar seguito all’attività che si voleva intraprendere (salvo motivazioni serie chiaramente)? Che c’entri in qualche modo la (pur legittima) partecipazione al bando di soggetti che gestivano già stabilimenti o attività poi risultati vincitori di lotti magari confinanti? Non lo sappiamo. Ma in ogni caso, in ottica futura, non sarebbe opportuno penalizzare chi rinuncia – dopo un certo numero di giorni e senza valido motivo – magari impedendogli future partecipazioni a bandi analoghi? Precisiamo che non stiamo parlando di pratiche “scorrette”, anche perché l’avviso di gara non prevedeva paletti di questo tipo, quanto piuttosto pensare ad una rimodulazione del bando differente e più “stringente”, affinché l’Amministrazione possa raggiungere lo scopo prefissato che era quello, ricordiamo, di “presidiare al meglio gli arenili liberi per monitorare e vigilare maggiormente sulle misure di contenimento del COVID-19”. Altrimenti tutti gli sforzi vengono vanificati.
Nessun scorrimento di graduatoria
Il risultato finale dunque, per questa estate, non è stato proprio dei migliori. Il problema principale è stato comunque il non aver proceduto con lo scorrimento di graduatoria laddove ci fosse stato un secondo offerente. Chiaramente in tempi brevi, altrimenti sarebbe impensabile anche per chi è arrivato secondo preparare la propria attività a stagione ormai inoltrata. Il caso di “Impegno Donna”, soprattutto in virtù dei servizi offerti prevalentemente orientati alle persone con disabilità, è stato emblematico ma una situazione analoga si è verificata nel “lotto 6” anche se verosimilmente per una causa differente: la persona che si era aggiudicata l’area infatti è risultata vincitrice anche della “4” ma l’avviso, pur dando la possibilità di presentare un’offerta per più lotti, concedeva la possibilità in caso di assegnazione multipla, comunque di poterne gestire soltanto una. Un ostacolo a cui si sarebbe potuto rimediare, anche qui, con un semplice scorrimento di graduatoria ma non è stato fatto. Anche perché, considerando la vicinanza di molti lotti tra di loro come previsto dal bando, se uno stesso soggetto dovesse aggiudicarsi due o tre punti consecutivi sull’arenile l’Amministrazione si ritroverebbe con lunghi tratti di spiaggia inutilizzati facendo venir meno così l’essenza stessa dell’iniziativa.
L’attribuzione dei punteggi
Ma non è finita qui. Del resto che qualcosa non tornasse nell’avviso di gara per le spiagge 2021 lo avevamo già sottolineato ad agosto con un servizio sulla nostra testata online. «La prima osservazione che vorrei porre alla attenzione di tutti è che l’assegnazione dei punteggi nel 2021 ha seguito una logica e un metodo non previsto nel disciplinare e che non è mai stato applicato nei bandi precedenti del 2020 e del 2018», ci aveva spiegato ai nostri microfoni a questo proposito Massimo Campanelli, segretario dell’associazione “Impegno Donna”, che alla resa dei conti è stata quella più penalizzata.
«Stranamente il punteggio è stato assegnato secondo decimali che non erano assolutamente previsti nei criteri di assegnazione degli arenili nel disciplinare di gara. Il bando prevedeva che a parità di punteggio avrebbe vinto chi avesse presentato la propria offerta prima cronologicamente. Stranamente, ribadisco, all’associazione Impegno Donna sono stati assegnati 0,16 punti in meno di un’altra concorrente con una attività commerciale, la quale ha inviato via PEC la propria offerta ben 8 giorni dopo l’associazione Impegno Donna, come ben evidenziato nei verbali della commissione giudicatrice».
La stessa che poi, i primi di agosto, sempre via PEC, ha rinunciato all’Assegnazione. Inoltre, fino a questo momento, non è noto lo schema dell’Assegnazione del punteggio in relazione alla documentazione presentata, come era stato fatto invece, ad esempio, nel 2020. Ma Campanelli prosegue: «Ci risulta inadeguata anche l’assegnazione di punteggi legati alla dichiarazione in sede di bando di gara in merito alla presenza di servizi e attrezzature per persone con disabilità, allorché tutti i partecipanti dichiarano che provvederanno entro un massimo di 15 giorni dall’assegnazione dell’arenile a dotarsi di una sedia JOB e di un deambulatore per l’accesso al mare e alla spiaggia di persone con disabilità, oltre ad altri ausili per agevolare la fruibilità delle spiagge ai disabili, quando invece per oltre un mese dall’assegnazione degli arenili non solo non si sono viste né sedie JOB e né deambulatori, ma neppure un pattino e un bagnino di salvataggio, almeno fino al 24 luglio 2021, in alcuni dei lotti andati a gara».
Quindi, un passaggio sui depositi cauzionali: «Come Associazione stiamo aspettando ancora la restituzione del deposito cauzionale di 1.000 € versato per la partecipazione al bando del 2018 (almeno per noi ed altri due assegnatari di spiagge attrezzate). Abbiamo chiesto anche la restituzione immediata del deposito cauzionale di 1.500 € versato per la partecipazione al bando del 2021, dato che nel modello 2 al punto 9) era chiaramente chiesto il versamento, pena l’esclusione dal bando stesso, ma ancora non abbiamo alcun riscontro su entrambi i depositi».
«Il risultato di questo bando, che presenta diverse “anomalie” e “discrepanze”, è che dopo mesi di chiusura e grandi difficoltà per le persone con disabilità, aggravate dalla pandemia Covid-19, non è consentito andare al mare con pari opportunità alle persone con disabilità – chiosa infine il Segretario dell’Associazione – In questi tre anni di gestione della ‘Spiaggia della Solidarietà e dell’Inclusione’, Impegno Donna Beach Village, abbiamo creato una comunità di persone solidali che credono nell’inclusione sociale e che ora chiedono di ritrovarsi e di riunirsi, affinché un progetto che ha avuto un grande successo, proprio perché corrispondente a bisogni ampiamente disattesi altrove, possa tornare operativo».
Comune consapevole dei problemi
Il Sindaco Mario Savarese, da noi interpellato a proposito, ha riferito che, ad esempio, l’eventualità di prevedere lo scorrimento di graduatoria era nelle intenzioni dell’Amministrazione ma che a causa “di gravi ritardi” – dovuti anche ad un caso di “malattia di chi si occupa del demanio” – non è stato possibile, altrimenti“uno scorrimento ci sarebbe stato“. Speriamo dunque che per il prossimo anno, se si vorrà riproporre nuovamente il progetto, vengano fatti i dovuti accorgimenti ed evitare gli ostacoli che hanno limitato, purtroppo, il successo dell’iniziativa per quest’anno.