Tiene banco ormai da tempo ad Ardea la questione relativa allo spostamento degli uffici comunali dalla storica sede della Rocca – ritenuta oramai pericolante e non sicura – alla nuova costruzione che dovrebbe sorgere su Via Laurentina in località Rio Verde del Comprensorio Nuova Florida, nei pressi della Scuola Media Virgilio, con un passaggio temporaneo in una palazzina attigua alla caserma dei Carabinieri.
In tanti ad Ardea hanno sollevato perplessità per una vicenda che ricorda da vicino quanto accaduto a Pomezia con la chiusura della delegazione di Torvianica e il contestuale trasferimento degli uffici alla Selva dei Pini; a insorgere sono stati non solo i cittadini, sollevando problemi di carattere logistico, ma anche e soprattutto i commercianti che temono il definitivo “svuotamento” del centro storico.
Le perplessità sull’opera
Tutto ha origine da una delibera Prefettizia del commissario Antonio Tedeschi con la quale è stata approvata una proposta di programma integrato in variante al PRG in una area vicino alla caserma dei Carabinieri che, però, nulla ha che vedere con i terreni oggetto della discordia e soprattutto con la destinazione d’uso degli edifici.
Il progetto presentato dai richiedenti prevedeva la costruzione di una scuola elementare di 10 aule in area con destinazione servizi pubblici in località Rio Verde. Ora la giunta Savarese intende modificare la delibera approvata, modificare la destinazione degli edifici da edilizia scolastica a direzionale e soprattutto modificare la posizione dell’intervento sulla via Laurentina tra le scuole dell’obbligo e il Museo Manzù.
Il progetto viene definito “come elemento di riqualificazione urbana” ma sicuramente è di grosso impatto in contrasto con la tipologia limitrofa che caratterizza la scuola media, un’asilo materno, la sede del futuro museo archeologico e in fine il museo di Manzù.
Tutti edifici costruiti ad uno o due piani. Sembra che debba essere modificata anche la via Laurentina con la costruzione di una ulteriore rotatoria a pochissimi metri dall’attuale.
Il Comune, stando ad alcune voci di corridoio, intende accelerare i tempi e portare a termine un’operazione che ritiene qualificante in una zona asse di comunicazione tra Rio Verde e la città storica: otto i piani che dovrebbero essere realizzati.
La questione geologica
Un esperto da noi interpellato, che ha redatto molte indagine geologiche in passato in quell’area, ha espresso forti dubbi sulla scelta del luogo in quanto ricorda di verifiche contrastanti sulla composizione del terreno e dice di aver consigliato di costruire edifici di minima dimensione. In un altro documento menziona l’ufficio tecnico il quale, in occasione di un bando di concorso, aveva deciso l’omogeneità volumetrica in queste aree onde evitare, infatti, scompensi geologici. Gli stessi uffici, ancora, in occasione della costruzione della scuola avevano richiesto una uniformità architettonica che certo contrasta fortemente con la decisione della Amministrazione di edificare questa massa di otto piani.