Troppe residenze da parte di stranieri ad Ardea. E relativi documenti di identità che attestavano l’abitazione a Tor San Lorenzo, magari in luoghi dove non ci viveva nessuno, oppure dove risultavano vivere in 20 o 30 persone. Un vero e proprio “mercato”, un traffico che ha insospettito più di qualcuno.
E l’altro ieri, mercoledì 9 giugno, la polizia ha voluto vederci chiaro. Da qualche tempo gli agenti stanno indagando su questa vicenda, che ha origini lontane. I poliziotti sono arrivati negli uffici comunali intorno alle 13:00, in borghese, e si sono recati all’Anagrafe. Lì hanno acquisito una serie di documenti e alcuni timbri, poi hanno prelevato una dipendente comunale per ascoltare le sue dichiarazioni.
Da parte degli inquirenti vige il massimo riserbo sulla vicenda: nessuna dichiarazione ufficiale è stata rilasciata, se non che le indagini sono in corso e che è stato acquisito del materiale.
Da quanto è trapelato, pare che in Comune avvenisse una compravendita di carte d’identità verso soggetti stranieri che ne avevano bisogno. Già in passato Ardea era “balzata all’occhio” per l’alto numero di licenze per il commercio rilasciate dal Comune: adesso c’è da capire se le due cose possano essere legate in qualche modo e – se la “vendita di documenti” venisse accertata – da quanto tempo va avanti e, soprattutto, da chi viene (ed è stata eventualmente in passato) gestita.