Spostamento degli uffici comunali ad Ardea, si riaccende lo scontro politico. Dopo la bagarre scoppiata in aula nel corso della commissione ambiente sulla vicenda rifiuti, si alzano i toni tra maggioranza e opposizione anche sul caso, ormai noto, della nuova casa comunale. La maggioranza è ancora convinta dell’operazione e tira dritta per la sua strada. L’opposizione, con Montesi ed Edelvais, di tutt’altro avviso, serra i ranghi e passa al contrattacco sostenendo l’esistenza di molte anomalie sul caso chiedendo contestualmente la revoca della delibera.
La nota del Movimento 5 Stelle di Ardea
«In data 16 Luglio si è svolta la VII Commissione Controllo e Garanzia, che aveva all’ordine del giorno l’atto preliminare di locazione per la futura sede unica del Comune di Ardea, come indicato nella delibera di giunta n. 64 del 4/7/2019. Alla riunione, convocata dal Presidente di Commissione, rappresentante della minoranza, erano presenti tutti i commissari ad eccetto del consigliere Mari del PD, presente anche il Dirigente Ing. Calcagni responsabile dell’ufficio tecnico e il Segretario Generale Dott.ssa Falso. La delibera succitata intende risolvere l’annoso problema della numerosa presenza di più sedi comunali sul territorio, di cui alcune in affitto ai privati».
«Riassumiamo sinteticamente e per dovere di cronaca, le motivazioni che hanno indotto l’amministrazione comunale da intraprendere questo percorso: ad Ardea abbiamo la ragioneria e l’ufficio tributi, l’anagrafe e l’archivio in affitto, oltre alle sedi di Via Garibaldi e l’ufficio tecnico in via Crispi. Obiettivo prioritario è l’efficienza dei servizi, il risparmio economico e una maggiore collaborazione tra uffici. Tutto questo a vantaggio dei dipendenti e dei cittadini, si pensi, per esempio,alla vergognosa situazione dell’anagrafe, che comporta file interminabili a volte in strada, in condizioni indecorose. Una unica sede produrrà anche un risparmio energetico che, come riferito dal Dir. Calcagni è stato computato con i 2 terzi in meno rispetto alla spesa attuale, sarà accessibile alle persone con disabilità e permetterà anche un maggiore controllo nell’accesso agli uffici garantendo un grado di sicurezza adeguato, impedendo illeciti e abusi che i recenti fatti di cronaca giudiziaria hanno testimoniato essere accaduti».
«La soluzione proposta, dopo due manifestazioni d’interesse, effettuate dal comune, ha visto la partecipazione di una sola offerta, quella della Real Estate Rio Verde srl che mette a disposizione un locale già adibito ad uso uffici, attualmente incompleto e che dovrà essere adeguato a tutti gli aspetti di legge previsti in materia urbanistica, di agibilità e sicurezza. Per questa ragione il Comune di Ardea si è tutelato, nella stesura del preliminare di affitto, prevedendo che tutti i lavori, la documentazione da esibire e la messa a norma dell’immobile, siano a carico del proponente che dovrà osservare tutte le prescrizioni necessarie. Mancando tale documentazione, il 31 dicembre di quest’anno, l’atto preliminare si considererà nullo e niente sarà dovuto alla ditta costruttrice. La durata del contratto è definita in 6 anni con la clausola rescissoria, da parte del Comune, qualora si riesca con risorse proprie o attraverso delle contrattate, a costruire una sede di proprietà esclusiva del Comune. Per la definizione economica dell’affitto, sono stati applicate le tariffe di mercato e risultano, rapportati ai attuali metri quadri in affitto di un terzo inferiori».
La commissione
«La discussione e gli argomenti portati da una parte della minoranza, avevano il solo obiettivo di bloccare in ogni caso tale operazione, utilizzando cavilli formali: se da un lato alcuni consiglieri di minoranza ravvedono gli aspetti positivi e comprendono l’importanza di avere una sede unica, dall’altra si osteggia con proposte deboli e inapplicabili».
«Un altro aspetto positivo, nel concentrare la macchina amministrativa in una unica sede, è quello di avere un sistema informatico efficiente che permetta la collaborazione e la condivisione degli atti amministrativi, a differenza dell’attuale situazione, dove coesistono diversi software gestionali, oltre al fatto che il cartaceo che non smette di essere ancora la soluzione più impiegata. Quindi: risparmio energetico, riduzione del cartaceo, velocizzazione dei processi amministrativi, tutto ciò produrrà indubbi vantaggi anche e soprattutto ai cittadini, utenti dell’amministrazione comunale,oltre che ai dipendenti, costretti a lavorare in ambienti insalubri e insicuri, avvicinando e migliorando così, il rapporto tra cittadini e Comune».
«Ultimo aspetto, ma non meno importante: sulle attuali sedi sono stati effettuati nei mesi scorsi, sopralluoghi da parte dei competenti uffici dell’ASL Roma 6, che hanno prodotto delle relazioni per ogni locale, elencando diverse non conformità e non rispetto della norma di sicurezza e/o prescrizioni di legge, intimando al Sindaco ad intervenire al più presto. La strada intrapresa da questa Amministrazione è un ulteriore passo in avanti per dare soluzione alle numerose inefficienze, sicuramente la sola sede comunale non è la panacea di tutti i problemi del territorio, ma un segnale di cambiamento necessario, su cui purtroppo la minoranza in Consiglio comunale non intende collaborare, infatti alla spicciolata alcuni consiglieri di minoranza sono usciti dalla riunione facendo mancare il numero legale e bloccando i lavori della commissione anzitempo. Questa è una chiara scelta politica di cui la maggioranza si assume tutta la responsabilità così come si attribuisce l’onere di controllare che l’iter di questo processo segua una strada corretta e trasparente».
Nuova casa comunale, Edelvais e Montesi chiedono le dimissioni del Sindaco
«Dalla commissione controllo e garanzia del giorno 16.07.19, non ci sono carte ufficiali che ci delucidano sull’annosa situazione della casa comunale che verrà presa in affitto dall’amministrazione pentastellata di Ardea in quanto non ci sono al momento documenti ufficiali inerenti allo stabile. Leggiamo dai social del M5S “Ardea ha bisogno della casa comunale” a quanto pare il movimento o l’amministrazione ha fatto la scoperta dell’acqua calda».
«Ad Ardea abbiamo l’ufficio anagrafe che deve accogliere rispondendo a tutto il territorio ad un bacino di utenza di circa 50.000 abitanti e pertanto non riesce ad accoglierli perché è un solo ufficio anagrafe quando prima erano aperti tre uffici anagrafe su tutto il territorio di Ardea sicuramente cosa più consona per un funzionamento in un territorio dove l’estensione dello stesso è una realtà viva. Hanno chiuso l’ufficio anagrafe di Tor San Lorenzo quando gli uffici comunali erano di proprietà del Comune pertanto non pagavano canone di locazione. Hanno chiuso la delegazione di Montagnano dove pagavano un canone di 300,00 euro mensili. Cosa ci vuole far credere il M5S di Ardea e la sua compagine amministrativa?»
«A Tor San Lorenzo l’ufficio SUAP si trova ubicato in un fabbricato dove il Comune paga l’affitto a riscatto dell’immobile. Una delibera di giunta n. 64 del 16.07.2019 , che prevede un atto preliminare di locazione senza al momento documenti tecnici che possono attestare l’idoneità della palazzina. Non c’è un piano logistico su come i cittadini potranno raggiungere tale località di ubicazione, con quali mezzi e se l’amministrazione mette a disposizioni navette, improbabile visto il dissesto finanziario e visto che la parola d’ordine dell’amministrazione pentastellata è “non ci sono i soldi”. Dall’ adunanza di commissione e sull’atto preliminare si evince che la somma che l’amministrazione andrà a spendere è superiore a quella attuale, ora spende 75.000,00 euro mentre con la nuova locazione andrà a spendere negli anni circa 125.000,00, euro ci chiediamo se i soldi non ci sono, questi soldi da investire in più dove escono? Dove l’amministrazione troverà questi soldi se non si possono spendere più soldi di quelli che già escono e qui con questa operazione escono circa 50.000,00 euro in più».
«Vogliamo sapere qual è, la riqualificazione del centro storico di Ardea, quando avverrà e cosa avverrà? In commissione non è stata fornita un’analisi dei costi economici, non esiste nessun atto tecnico inerente la palazzina. Abbiamo ritenuto opportuno chiedere revoca della delibera n. 64 del 16.07.2019, di giunta con annesso corredo dell’atto preliminare di locazione perché al momento attuale non c’è chiarezza sugli atti tecnici amministrativi riguardanti la palazzina in essere, e ricordiamo che abbiamo effettuato accesso agli atti in gennaio 2019 e ad oggi non ci sono stati concessi atti inerenti lo stato dei luoghi.
Questo ha determinato da parte nostra l’informazione e l’invio degli atti intanto alla procura della corte dei conti per verificare i costi di gestione che serviranno per questa operazione.
Per quanto riguarda la questione tecnica, le procure della Repubblica di Velletri e Roma provvederanno a studiare la situazione e capire dov’è la trasparenza e la legalità degli atti che a tutt’oggi non ci sono e se ci dovessero essere chiediamo supervisione degli atti amministrativi».
«Chiediamo all’amministrazione pentastellata di governare con senso di responsabilità, impegno e trasparenza siamo tutti stanchi di questo metodo di governo dove ogni giorno i cittadini si trovano ad affrontare mille difficoltà e spesso si prendono decisioni senza senso. Il consigliere comunale Edelvais L. aveva chiesto un’assemblea cittadina al Sindaco per informare i cittadini su questa decisione che l’amministrazione ha assunto, ma non ho ricevuto risposta. Chiediamo pertanto al Sindaco di riflettere sullo stato di cose che questo paese sta vivendo da circa due anni , dove si trova in un’ immobilismo totale e in uno stato di abbandono senza precedenti, si governa senza responsabilità, giorno dopo giorno senza prevenire situazioni allarmanti come quella accaduta per il conferimento dell’umido , ogni situazione diventa un allarme collettivo. Pensiamo sia arrivato il momento di dedurre che la vostra irresponsabilità, inadempienza e inadeguatezza sono il sintomo di un governo nato per il cambiamento , ma che cambiamento non è e non lo sarà mai. Sindaco deve dare le dimissioni», così la nota firmata dai consiglieri Comunali Edelvais Ludovici e Maurice Montesi.