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Ardea, presunta corruzione: rinviata l’udienza preliminare della ‘vicenda Uno Light’

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Ci sarà ancora da aspettare per sapere se le accuse di corruzione rivolte verso alcuni politici di Ardea sono fondate o no. È infatti stata rinviata dal Gup di Velletri Emiliano Picca al 28 novembre 2016 l’udienza preliminare sulla vicenda della “Uno Light” che vede coinvolti – con accuse tutte da provare – tre politici in carica e un ex assessore (il Sindaco di Ardea Luca Di Fiori, l’ex Assessore Nicola Petricca e i consiglieri comunali Massimiliano Giordani e Fabrizio Acquarelli, che all’epoca era sia presidente del Consiglio comunale che capogruppo di Forza Italia), oltre che M.M., proprietario dello stabilimento sul quale quest’ultimo aveva chiesto un cambio di destinazione urbanistica per la “Idea linea luce Srl”, ex “Uno Light”, di via Pontina Vecchia, il cui titolare voleva trasformare il sito da fabbrica di lampadari a centro ricettivo/commerciale con negozi, sale giochi, ristoranti, fast food e un cinema multisala. L’udienza, che si doveva svolgere ieri mattina presso il tribunale penale di Velletri, è stata rimandata di oltre sette mesi a causa della mancata notifica ad uno dei politici interessati dal procedimento.
L’indagine, portata avanti dalla Guardia di Finanza di Pomezia, ha visto arrivare sulle scrivanie del giudice un voluminoso carteggio di intercettazioni e relazioni, per un totale di oltre duemila pagine.
Le accuse formulate contro le persone coinvolte parlano di corruzione, e sono riferite agli Art. 319 c.p. (Corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio, che recita: “Il pubblico ufficiale, che, per omettere o ritardare o per aver omesso o ritardato un atto del suo ufficio, ovvero per compiere o per aver compiuto un atto contrario ai doveri di ufficio, riceve, per sé o per un terzo, denaro od altra utilità, o ne accetta la promessa, è punito con la reclusione da quattro a otto anni”) e Art. 321, rivolto invece al presunto corruttore.

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