“In occasione della giornata del 25 Novembre contro la violenza alle donne, stabilita dall’Assemblea Generale dell’ONU nel 1999, sulla base della scelta che, un gruppo di attiviste, nell’incontro Femminista paesi LatinoAmerica e Caraibi, a Bogotà nel 1981,in memoria delle sorelle Mirabal, che in quella data vennero barbaramente torturate e assassinate, per essersi opposte al feroce regime dittatoriale di Rafael Leonidas Truijllo.
In Italia questa giornata viene celebrata dal 2005, dai centri Antiviolenza e dalle Case delle donne, con Amnesty International che promuove iniziative contro la tortura e la violenza; Noi donne del Comitato 16 Novembre di Ardea, cogliamo quest’occasione per denunciare lo stato delle cose su un territorio difficile ed in stato di abbandono per quanto riguarda i diritti specifici delle donne, in generale della popolazione ardiese. Una delle prime cause della violenza è l’assenza e la negazione dei diritti: Diritto alla salute, diritto alla prevenzione, diritto all’ informazione. Non istituire il Consultorio su una popolazione di 40.000 abitanti, significa violentare i diritti delle donne attraverso l’ assenza e la negazione, la necessità è stata sollecitata più e più volte presso la sede ASL di via dei Castelli Romani, presso la Regione Lazio, la legge sui consultori ha compiuto 40 anni, ma ad Ardea non ha mai trovato luce, l’urgenza di questo tipo di servizio si è fatta più stringente, vista la situazione dei tagli alla sanità che non permettono a questo punto a tutte le fasce sociali l’ accesso alle cure, alla prevenzione, all’informazione, la conoscenza. Il nostro intento è fare pressione presso la nostra Amministrazione, l’ ASL e la Regione, adottare tutti gli strumenti possibili affinché il Consultorio ad Ardea venga finalmente istituito”.
Così in una nota il ‘Comitato 16 Novembre’ di Ardea.