Dopo le dimissioni del sindaco di Ardea Luca Di Fiori, della vicesindaco Anna Lucia Estero e di gran parte dei consiglieri comunali, a governare il Comune rutulo è stato inviato dalla Prefettura il Commissario Antonio Tedeschi, coadiuvato dal sub-Commissario Raffaele Manzo. Tedeschi è una “vecchia conoscenza” del territorio, visto che nel 2013 ha ricoperto il ruolo di sub-Commissario nella vicina Pomezia dopo le dimissioni dei consiglieri dell’allora sindaco Enrico De Fusco. (L’intervista è stata pubblicata nel numero di aprile de Il Corriere della Città)
Anche se sono passati solo pochi giorni, che idea si è fatto della situazione economico-amministrativa di Ardea?
“Ardea ha un potenziale – il territorio, la cultura, il mare – ancora non del tutto pienamente espresso: c’è tanto spazio per tutti per contribuire a migliorare qualitativamente i servizi alla cittadinanza. Ogni tipo di collaborazione sarà bene accetta”.
Solo quattro anni fa lei era il sub-commissario della vicina Pomezia: differenze e analogie dello stato in cui ha trovato i due Comuni?
“Quattro anni sono davvero tanti e in questo periodo sono cambiate tante cose. Posso però vedere molte analogie tra gli apparati burocratici, soprattutto tra il personale, che è imparziale e scrupoloso. Certo è che la differenza logistica è parecchia: gli uffici di Ardea sono eccessivamente frazionati e, soprattutto, non sono decorosi per chi ci lavora né adeguati alle esigenze della popolazione, e la mancanza di decoro influisce sulla qualità del servizio! Tra l’altro, molti locali non sono di proprietà dell’amministrazione, per cui sarebbe opportuno trasferirsi in immobili intestati all’amministrazione anziché impiegare parte delle proprie risorse nei diversi canoni di locazione”.
Anche per Ardea, come per Pomezia, una delle prime cose da fare è l’approvazione del bilancio: pure qui lacrime e sangue per i cittadini?
“Non direi, o comunque né più lacrime né più sangue degli anni passati. I dipendenti contabili sono ben motivati e daranno il massimo per migliorare i servizi, senza ulteriori aggravi di spesa. Tra l’altro il sub-commissario, che è un esperto della contabilità e della contrattualistica pubblica, potrà contribuire a individuare le soluzioni dei problemi che dovremo affrontare in questo breve periodo ma anche quegli indirizzi strategici che possono servire a consentire una gestione razionale a lungo termine del patrimonio di Ardea”.
Oltre al bilancio, quali sono le mosse più importanti che muoverà insieme al sub-commissario?
“È ancora presto per mettere a fuoco possibili azioni, ma abbiamo in animo alcune iniziative che potrebbero migliorare l’operatività dell’amministrazione. Speriamo di poter imporre un principio già seguito negli uffici pubblici di tutta Italia: i servizi alla popolazione vanno svolti in locali di proprietà dell’amministrazione comunale. Chiederemo inoltre al Ministro dell’Interno di concederci lo status di città, status che Pomezia possiede da più di dieci anni: un’iniziativa del tutto simbolica ma comunque di grande valore per far sentire gli Ardeatini parte di una comunità”.