“Indagate sugli scarichi abusivi nel canale di Rio Torto”. Questa è la richiesta finale di un gruppo di cittadini di Ardea, che nel fine settimana avvierà la raccolta firme per una class action.
Bandiera nera per le acque
Il gruppo, composto da “cittadini, medici e balneanti” chiede “di avviare indagini specifiche per scarichi ignoti nell’entroterra del Canale di Rio Torto, per la salvaguardia del territorio e della salute dei cittadini, in linea con la legge 68/2015 sui reati ambientali”. Nella lettera viene ripercorsa la situazione disastrosa delle acque di Marina di Ardea, la cui qualità è definita pessima da Legambiente da oltre 8 anni. In particolare “l’inquinamento della costa romana – che è al terzo posto dell’inquinamento dei mari del Bel Paese – è portato all’ennesima potenza nella zona di Marina di Ardea, per via di rifiuti speciali pericolosi dell’industria locale (disastro EcoX del 2017) e veleni agricoli delle terre coltivate circostanti”. I cittadini “denunciano inoltre scarichi illegali di liquame e reflui animali, e altre sostanze nocive nel canale Rio Torto. Nauseanti odori sono facilmente riscontrabili lungo la strada, all’altezza del Consorzio di Bonifica di Pratica di Mare”. Visto il danno all’economia locale e il pericolo per la salute, il gruppo sollecita le autorità a intervenire per individuare tutte le fonti di inquinamento presenti sul territorio. “La bandiera nera non è un destino” per Marina di Ardea.