Aveva lasciato il cane per ben 2 giorni, quindi 48 ore, sotto il sole. E, come se nulla fosse, aveva continuato a fare la sua vita di sempre. Lui al fresco, magari sotto l’aria condizionata, l’animale al caldo. Mantenuto quasi come se fosse un prigioniero in quella casa di Ardea, dove invece sarebbe dovuto essere tutelato, protetto, amato. Considerato uno di famiglia, un migliore amico. Non certo ‘trattato’ come invece le Guardie Zoofile Ambientali Norsaa di Roma lo hanno trovato. In quelle condizioni, stremato.
La condanna per il proprietario
Questa mattina, come hanno spiegato le Guardie Zoofile in un post che ha fatto accetta di like e condivisioni, gli operatori sono stati convocati in udienza al Tribunale di Velletri proprio per il caso di qualche anno fa. Quando ad Ardea, sul litorale romano, hanno dovuto fare i conti con un cane detenuto per 48 ore sotto il sole. All’epoca, l’animale, una volta messo all’ombra, stramazzò per il crollo delle resistenze, poi venne curato e affidato a una famiglia. Che si è preso cura di lui.
Ora, però, il PM ha richiesto la condanna per il proprietario. E le Guardie Zoofile continuano a invitare tutti ad affidarsi e a credere nella magistratura perché poi, dopo tante sofferenze, la giustizia trova il suo spazio. Proprio, come in questo caso. Può sembrare lenta, ma prima o poi arriva.