Mentre le buche ad Ardea continuano a mietere vittime – stamani un tecnico Telecom è finito addirittura in un fosso per evitarne una – prosegue l’iniziativa lanciata dal CdQ Nuova California. Da diversi giorni il direttivo locale sta portando avanti una raccolta fondi – che ha scatenato non poche polemiche – da destinare alla copertura delle voragini più pericolose.
Dopo aver raccolto oltre 1.000 euro il passo successivo è ora l’effettivo intervento per tappare crateri e affini, non prima però di aver trovato la “formula” idonea per agire nel rispetto della legge (Ardea Domani aveva ad esempio proposto di far riferimento al regolamento di cittadinanza attiva).
Iniziativa fai-da-te sulle buche ad Ardea: niente “cittadinanza attiva”, ma si va avanti lo stesso
Ad aggiornare i cittadini sullo sviluppo dell’iniziativa è Piero D’Angeli, Presidente del CdQ Nuova California nonché promotore della stessa. «Come da richiesta della Polizia Locale di Ardea, come comitato di quartiere verrà dato incarico a una ditta che si occupa di scavi stradali di iniziare il lavoro di chiusura delle buche più pericolose del nostro quartiere», scrive D’Angeli in una nota.
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«Purtroppo non ci hanno consentito di farlo noi direttamente nonostante il regolamento di cittadinanza attiva lo preveda: questo chiaramente andrà ad influire sul costo totale dato che i contributi raccolti non saranno sufficienti alla chiusura di tutte le criticità. Per questo continueremo la raccolta fondi presso la nostra sede: domenica mattina (19/01, ndr) incontreremo i cittadini per illustrare quanto è stato raccolto e come andrà avanti il progetto. Ringrazio tutte le persone che ci hanno sostenuto fin qua e tutte quelle che ci aiuteranno».