Ricordate l’articolo, pubblicato giovedì 28 aprile, in cui parlavamo dell’insediamento rom alle Salzare, tra via dei Monti di Santa Lucia e via dei Colli Marini, ad Ardea, nella zona di Tor San Lorenzo? I cittadini avevano chiesto aiuto, perché da quando l’accampamento aveva iniziato a crescere – nelle ultime settimane, quindi in concomitanza con gli sgomberi di Castel Romano – erano aumentati i furti e le rapine nella zona. Oggi gli esponenti locali di Fratelli d’Italia chiedono, attraverso una nota stampa, “spiegazioni all’Amministrazione, ed in particolare al Sindaco Savarese, come già fatto in precedenza e più precisamente il 21 marzo 2021 con una mozione proposta dalla Consigliera Raffaella Neocliti. Il terreno in questione risulterebbe di proprietà del Comune, ci si chiede come sia possibile, che in maniera indisturbata, un gruppo di rom abbia potuto stabilirsi su un terreno comunale senza che lo stesso Comune ne abbia contezza”.
Le accuse di FdI
La risposta (piccata) del sindaco Savarese
Una vera e propria vigliaccheria, enormemente distante dalla paventata, ma evidentemente mendace, volontà di dare un fattivo contributo ai problemi di questo paese. E naturalmente nemmeno l’ombra di un “noi avremmo agito così”.
FDI accusa il governo cittadino di non aver fatto nulla per prevenire quanto sta accadendo senza tuttavia fare, non solo un accurata quantificazione del problema, ma neppure un minimo accenno ad una possibile soluzione che avrebbe potuto evitarlo. Qui la vigliaccheria: cavalcare un timore cittadino diffuso per trarne, senza sforzo alcuno, vantaggio politico.
Con le pur poche risorse che abbiamo siamo già da giorni in campo per contrastare il fenomeno. La Polizia Locale è sull’area a fare rilievi e geolocalizzare i possibili accampamenti. Stiamo valutando la dimensione del problema per organizzare con i mezzi richiesti dal caso uno sgombero forzato e un immediato abbattimento di ogni manufatto eventualmente in corso di costruzione. Qualora fosse necessario, e nel caso i rom non collaborassero a lasciare spontaneamente l’area, procederemo al sequestro di ogni mezzo di trasporto.
I rom sfuggono ai controlli insediandosi nottetempo certi di non trovare ostacoli perché l’area, vastissima, ha ben nove diverse strade di accesso che si affacciano sulla via Laurentina, e una persino dalla provincia di Latina attraverso la località di Fossignano. Solo il presidio delle strade ad impedire l’accesso all’area richiederebbe H24 l’utilizzo di non meno di 60 uomini, possibilmente armati. Non abbiamo i mezzi della Central Intelligence Agency per sorvegliare l’area da satellite o sorvolarla continuamente con l’utilizzo di droni da alta quota. Cari Fratelli (d’Italia), cari colleghi, smettetela di farvi facile propaganda e se ne siete in grado suggeriteci soluzioni, altrimenti meglio tacere”.