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Ardea, escalation di furti sul territorio: tre domande al Sindaco Savarese

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savarese roncigliano

Mese nero ad Ardea per quanto riguarda i reati commessi sul territorio. Negozi, tabaccherie, banche, supermercati fino alle case private, tanto da far parlare molti ad Ardea di una vera e propria emergenza sicurezza. L’attività di contrasto delle forze dell’ordine di sicuro non basta per frenare il fenomeno in preoccupante ascesa; il rischio, molto alto, è quello di far passare il territorio rutulo come una “zona franca”, dove si può perpetrare qualsiasi atto criminale. Servono dunque provvedimenti, e anche alla svelta. Ne abbiamo parlato con il Sindaco Mario Savarese.

Sindaco, c’è un’emergenza sicurezza?

“A volte le sensazioni ingannano e fanno travisare la realtà. Onestamente non credo ad una recrudescenza della criminalità ma neppure me la sento di fare affermazioni azzardate e per questo ho chiesto dati oggettivi a carabinieri e pubblica sicurezza. Mi hanno risposto di essere del mio stesso parere ma avrebbero chiesto dati ufficiali alla prefettura che ancora non hanno ricevuto”

Cosa può fare un Comune?

“Al di là di disporre della polizia locale che autonomia ha il comune in merito? Praticamente zero. La nostra ppll non può fare turni serali notturni e al di là di chiedere più attenzione alla prefettura, purtroppo inascoltati, che altro possiamo fare? Per reati legati al patrimonio una grossa mano c’è la sta dando la finanza e i risultati delle loro indagini si cominciano a vedere. Speriamo siano un deterrente per altri. Ma per quei reati che la gente comune percepisce sulla propria pelle tutto questo non basta. Stima montando telecamere speciali con varchi targa un po’ in tutto il territorio. Chi è tre esce o si muove nel comune verrà registrato e riconosciuto e questo è un sistema che aiuterà gli inquirenti ma sarà per altri un deterrente? Noi ci puntiamo”.

Forse a Novembre ci sarà una manifestazione dei cittadini. Che ne pensa?

“Novembre è ancora lontano”

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