Come ci aveva anticipato il Sindaco Mario Savarese nel corso dell’intervista di inizio anno l’OSL (l’organismo straordinario di liquidazione) ha completato la ricognizione per determinare la massa passiva dell’ente. Ad ottobre scorso i tre liquidatori nominati per trattare il caso di Ardea hanno deliberato la quantificazione dei debiti accumulati dal Comune proponendo alla Giunta guidata dal pentastellato Savarese l’adozione della modalità semplificata di liquidazione; in questo modo si ipotizza che l’ente riesca a far fronte, impegnandosi a reperire le risorse necessarie, almeno al 50% dei debiti effettivamente accertati.
Dissesto finanziario ad Ardea: ulteriori dettagli
381 sono state le istanze avanzate da parte dei creditori e, al netto delle somme escluse dal procedimento (circa 340mila euro di soldi non dovuti) e sommando gli oneri della liquidazione (poco più di 250mila euro), è stato quantificato il debito complessivo dell’ente al 31/12/2017: 21.581.219,36 milioni di euro.
Tale cifra, in sede di liquidazione, dovrebbe ridursi della metà dato che l’OSL ha ritenuto equo proporre ai creditori (laddove consentito) accordi transattivi nella misura media del 50% rispetto a quanto vantato nei confronti dell’ente. Il totale da liquidare scenderebbe così € 12.738.373,53, cifra che rappresenta il fabbisogno presunto dell’O.S.L.; il 31 dicembre scorso la Giunta Savarese ha deciso quindi «di approvare la proposta di deliberazione dell’OSL» secondo le modalità sopra menzionate.
Da dove arriveranno questi soldi
Come farà però l’ente a mettere a disposizione questa cifra? Sempre il 31 dicembre scorso il Dirigente del settore economico ha fissato il fondo cassa in 13.593.931,80 milioni di euro così ripartito:
Perché è stato dichiarato il dissesto. Al momento della dichiarazione dello stato di dissesto (dicembre 2017) gli uffici non potevano avere certezza che le risorse sarebbero state disponibili nel corso degli anni, così come incerta era la determinazione complessiva della massa passiva, risultata poi intorno ai 21 milioni come visto a seguito del lavoro svolto dall’OSL, risorse che l’ente non aveva a disposizione. Di conseguenza è stata necessaria una ricognizione sul passato anche alla luce delle somme entrate nelle casse comunali a partire dal 2018. Ultimo passaggio, non di poco conto, è la scelta di procedere con la modalità semplificata di liquidazione: questa procedura infatti, con la definizione transattiva dei debiti, permette di ottenere un notevole risparmio finanziario e soprattutto permette al creditore di ottenere immediata liquidità (l’ente viene sollevato inoltre dall’onere degli interessi e delle rivalutazioni monetarie).
Alla luce di questo, tirando le somme, la Giunta ha deliberato «di Aderire alla procedura semplificata di liquidazione di cui all’art. 258 del D. Lgs. n. 267/2000, proposta dall’Organo straordinario di liquidazione con deliberazione n. 7 del 04.10.2019 che viene così «dichiarata immediatamente esecutiva». Inoltre viene sancita la volontà «ad impegnarsia garantire all’Organo straordinario di liquidazione le risorse finanziarie liquide per un importo pari ad € 13.593 .931,80» come sopra descritto. Adesso toccherà all’OSL provvedere a liquidare i creditori: l’operazioni, salvo complicazione, dovrebbe richiedere un lasso di tempo intorno a massimo un anno e mezzo.