Senza gli stipendi di dicembre e gennaio, senza tredicesima né rimborsi del 730: questa la disperata situazione dei dipendenti de L’Igiene Urbana, la società che si occupa della raccolta dei rifiuti ad Ardea.
Dopo la protesta della scorsa settimana nella sede comunale di via Garibaldi, gli operai avevano sperato che qualcosa potesse smuoversi, ma ciò che hanno ottenuto solo alcuni di loro – non tutti – è un anticipo di 200 euro.
Il rimpallo è sempre lo stesso: il Comune non paga la ditta e la ditta nonpaga gli operai, ultimo anello di una catena forte all’inizio e debole alla fine.
“Siamo disperati, non sappiamo più come andare avanti, come pagare mutuo e bollette, come comprare le cose da mangiare”, raccontano.
“Io ho una moglie disabile che ha bisogno di tante cose, non so più come fare, senza stipendio da ormai due mesi e mezzo. Non so proprio come andare avanti”, ci dice Pino.
L’11 febbraio il Sindaco aveva indirizzato i lavoratori verso l’Ufficio Tecnico, dove avrebbero dovuto trovare la persona preposta alla firma per il mandato di pagamento all’Igiene Urbana per quanto riguarda le fatture rimaste insolute.
Purtroppo però all’Ufficio Tecnico la persona preposta non c’era. Chi avrebbe dovuto firmare, un sostituto del Dirigente (che si è dimesso) era malato.
Adesso, evidentemente, un mandato di pagamento è stato fatto, ma non si conosce l’importo. Quello che si sa è che solo una parte degli operai hanno trovato sul loro conto un bonifico di appena 200 euro, una cifra di certo non sufficiente per pagare bollette e spese varie. L’amministrazione dice di aver pagato, la società sostiene che deve ricevere ancora molti soldi. Dove sarà la verità? Di certo c’è una cosa: nessuno dell’amministrazione ha mostrato solidarietà verso queste persone, che ormai da anni lamentano la mancanza della corresponsione puntuale degli stipendi.