Il Sindaco di Ardea Fabrizio Cremonini questa mattina si è recato in via Ancona, nei pressi delle palazzine del “Lido delle Salzare”, per incontrare gli abitanti del complesso immobiliare destinato all’abbattimento nel giro di pochissimo tempo, visti i provvedimenti della magistratura in merito.
Le parole del Sindaco di Ardea sulla vicenda
Il Sindaco ha raccolto le esigenze e le ragioni delle persone presenti, illustrando la situazione dal punto di vista del Comune:
“Come noto, la necessità di abbattere queste palazzine è stata sancita da un provvedimento della magistratura, che arriva a margine di una lunga vicenda iniziata con delle irregolarità legate all’aspetto urbanistico. Purtroppo il Comune non ha una soluzione ‘chiavi in mano’ che possa accontentare le esigenze di tutti, ma oggi sono qui e ci metto la faccia, prendendo impegno a chiedere subito un incontro con il Prefetto di Roma per capire se possano esistere delle soluzioni utili a salvaguardare le esigenze di tutti, anche con il coinvolgimento di altri Enti”.
Serve coinvolgimento Enti superiori al Lido delle Salzare
Ha proseguito Cremonini:
“La situazione è complicatissima e non voglio darvi false illusioni: so che ci sono delle condizioni delicate e di forte disagio sociale, ma come Comune abbiamo pochi strumenti per tutelare le famiglie in difficoltà e non possiamo accontentare tutti. Si tratta di una situazione che si protrae da vent’anni e questo disagio sociale può essere affrontato solo con il coinvolgimento di Enti superiori, anche perché molte persone non risultano residenti sul territorio di Ardea”.
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Sulla richiesta di case popolari
A coloro che chiedevano alloggi popolari, il Sindaco ha chiarito un aspetto di rilievo:
«Sia noi che la precedente Amministrazione abbiamo dato il via alle verifiche sugli alloggi esistenti, effettuando anche un censimento su coloro che si trovano all’interno degli stessi. La situazione non è semplice e ci vorrà del tempo per terminare le procedure. Attualmente, per provare ad ‘alleviare’ il disagio abitativo, stiamo valutando la possibilità di acquisire dall’Agenzia Nazionale competente le case sequestrate alla criminalità organizzata, al fine di realizzare degli alloggi. Sappiamo che il vostro problema è enorme ed è per questo che cercheremo di coinvolgere il più ampio numero possibile di istituzioni per studiare eventuali soluzioni volte a tutelare le famiglie in difficoltà».
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