La giunta comunale di Ardea ha approvato nei giorni scorsi il rendiconto 2015. L’atto chiude con un avanzo di 25.946.442,72 euro. Questo risultato, spiegano dall’area economico-finanziaria dell’ente, è il frutto, oltre che della gestione relativa al 2015, anche del riaccertamento ordinario e straordinario dei residui attivi e passivi degli anni precedenti, nonché del fondo pluriennale vincolato. A seguito del riaccertamento straordinario dei residui attivi e passivi fatto nel 2015 e previsto dai nuovi principi contabili dal decreto legislativo 118/2011, era stato determinato un disavanzo tecnico di 15.376.848,25 euro da ripianare in 30 anni per un importo di 512.561,61 euro ogni anno.
Nel risultato di amministrazione sono confluiti tra gli altri il fondo pluriennale vincolato (previsto dai nuovi principi contabili) che di fatto rappresenta una traslazione in avanti nel tempo di residui attivi e passivi relativi a obbligazioni giuridiche la cui esigibilità viene a scadere a partire dal 2016, nonché l’accantonamento di considerevoli risorse per far fronte al pagamento di debiti fuori bilancio per gran parte derivanti a prima del 2012. Inoltre, per far fronte a eventuali mancate riscossioni o inesigibilità di entrate iscritte nel bilancio del Comune, sono state accantonate risorse per 8.808.966,32 euro per il fondo crediti di dubbia esigibilità. Questi accantonamenti consentiranno nel futuro, laddove necessario, di far fronte alla copertura di queste voci senza incidere sul bilancio.
“Il piano di rientro è stato ampiamente rispettato in quanto dall’approvazione del rendiconto il disavanzo tecnico si è ridotto a 12.766.215,61 euro, quindi di ben oltre 2 milioni rispetto alla quota annua preventivata – ha dichiarato il sindaco di Ardea Luca Di Fiori – Invece di ripianare poco più di 512mila euro ne sono stati ripianati oltre 2.600.000. Ad oggi l’incubo dissesto, grazie ai sacrifici dell’intera città, in modo particolare delle persone serie e perbene, è stato superato. Questo risultato è stato possibile proseguendo in una politica oculata e non spendacciona, di contenimento e razionalizzazione delle spese avviata fin dal primo giorno del nostro governo pur cercando di non incidere sui livelli dei servizi essenziali, nonché grazie all’eliminazione di residui passivi. Siamo passati da -15 milioni di euro di disavanzo tecnico a circa –12 milioni di euro, segno di una politica virtuosa dell’ente che non è da sottovalutare. E’ una risposta concreta a tutti gli allarmismi e a tutti coloro che costantemente ululano al vento e che sono l’esatto contrario di quello che l’amministrazione, in tutti gli incontri, ha sempre dichiarato e manifestato poi nei fatti. Era anche questo un obiettivo che ci eravamo posti per mettere in sicurezza finanziaria il Comune e ci siamo riusciti”.
Glossario semplificato per la lettura
Rendiconto di gestione: Documento contabile che rappresenta le risultanze dell’esercizio finanziario chiuso
Riaccertamento ordinario dei residui: E’ la rivisitazione prevista ogni anno dei residui attivi e passivi (crediti e debiti) che consiste nella verifica dei presupposti giuridici idonei a mantenere il credito o il debito nelle scritture contabili del Comune ovvero alla loro cancellazione
Residui attivi e passivi: Sono i crediti (residui attivi) e i debiti (residui passivi) che derivano dalle gestioni degli esercizi precedenti
Fondo pluriennale vincolato: E’ la reimputazione di somme iscritte in bilancio in base alla loro scadenza
Disavanzo tecnico: E’ il risultato negativo, previsto dai nuovi principi contabili del ‘bilancio armonizzato’, che poteva derivare dalla operazione di riaccertamento straordinario dei residui
Bilancio armonizzato: E’ un documento contabile che ha caratteristiche omogenee per tutte le pubbliche amministrazioni
Obbligazioni giuridiche passive: Sono tutti quei contratti o accordi scritti per spese di beni o servizi
Obbligazioni giuridiche attive: Sono le pretese che l’ente vanta a seguito di erogazione di servizi
Crediti di dubbia esigibilità: sono quei crediti che si trasformano da “esigibili” a “dubbiamente esigibili” a causa del mancato pagamento