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Da Ardea ai Campionati Mondiali W.T.K.A: La storia delle campionessa italiana di kick boxing Asia Poliseno

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E’ il mese di giugno, dell’anno 2016. Siamo a Rimini al termine dei campionati italiani organizzati dalla W.T.K.A., acronimo di World Traditional Karate Association, una delle più grandi federazioni internazionali per le arti marziali e gli sport da combattimento. “Complimenti, ce l’hai fatta” “No Maestro, ce l’abbiamo fatta”. Comincia così la storia di Oberdan PIERINI, per tutti “Obi”, ed Asia POLISENO. Anzi no, in realtà inizia circa un anno e mezzo prima, in una delle tante giornate uggiose tipiche degli inverni capitolini in cui una adolescente residente ad Ardea si reca a Pomezia, nella palestra OI TEAM del pluricampione di pugilato Vittorio OI, spinta dalla voglia di imparare la kick boxing, disciplina nata a cavallo degli anni 60 di origine giapponese diffusasi poi in U.S.A., che combina le tecniche di calcio tipiche delle arti marziali orientali ai colpi di pugno propri del pugilato.

Ad accompagnarla c’è il padre Alessio, da sempre appassionato degli sport da combattimento. Ad attenderli c’è lui, il Maestro pluricampione Oberdan PIERINI, con i suoi atleti, gli “Street Boys” dell’UNKNOWN TEAM, che da sempre dedica la sua vita al mondo degli sport da combattimento e che si occupa, in primis, di togliere i ragazzi dalla strada per regalargli un’occasione, un’opportunità, un’alternativa, lui che di strada ne ha fatta e vissuta tanta.

Ex allievo dell’icona leggendaria Agostino MORONI, da molti considerato l’erede italiano di Bruce LEE, Obi accoglie Asia nel suo gruppo come fosse una figlia, la figlia più piccola. La discente ed il Maestro iniziano così, in quello stesso giorno, un percorso insieme fatto di duro allenamento, dedizione, tenacia e tanto, tanto sudore. Sembra che Asia la kick boxing ce l’abbia nel sangue tanto è brava. Cominciano i sacrifici e le privazioni da parte sua, una vita regolare e fatta di regole: una alimentazione equilibrata, la sera a letto presto, meno tempo per gli amici; nessuna di queste cose le pesa, lei sa bene ciò che vuole, è determinata ed attenta a seguire i consigli del Maestro. Oberdan le dice che per imparare a combattere bisogna combattere ed è convinto del fatto che Asia sia pronta per salire sul “ring”. Cominciano le prime gare, i primi incontri, le prime vittorie e le prime sconfitte, le prime delusioni senza mai scomporsi. Da subito si vede che Asia, nonostante a volte sia costretta a combattere con categorie di peso superiore al suo, ha stoffa, la stoffa del campione, della persona che guarda dritto negli occhi il suo avversario senza timore alcuno, sicura di poter vincere, di poter raccontare ai giorni che verranno “io c’ero”. Ed eccoci ai campionati italiani W.T.K.A. disputati a Rimini nel mese di giugno. Dopo tanti sacrifici, dopo tanto allenamento, dopo tanto, tanto sudore, Asia vince il titolo di “campionessa italiana di kick boxing” per la sua categoria accedendo così, di diritto, alla nazionale italiana WTKA. Asia c’è, ed al suo fianco c’è sempre il Maestro Oberdan a guidarla. L’inizio, solo l’inizio, di un percorso che è lungo, ma allieva e docente, spinti da una comune sinergia di intenti, portano a casa il titolo italiano. Asia è appena quindicenne e riceve i complimenti di tutti, anche degli organizzatori dell’evento. Essendo entrata a far parte della nazionale, la piccola Asia rappresenterà l’Italia ai prossimi campionati mondiali W.T.K.A. che si terranno a Carrara dal 25 al 30 ottobre p.v.. Solo l’inizio, questo è solo l’inizio, glielo ripete in continuazione il Maestro PIERINI. Perché il Maestro, quello vero, non è colui che ti insegna una disciplina, ma quello che ti trasmette la passione per quella disciplina.

Vai Asia, vola come una farfalla e pungi come un’ape e porta il tricolore sul gradino più alto del podio perché puoi farcela e perché ora…come allora…tutti credono in te.

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