Le telecamere della trasmissione “Fuori dal Coro” di Rete 4 hanno documentato – per l’ennesima volta – lo scempio ambientale della maxi discarica situata tra Via monti di santa lucia e via valli di santa lucia ad Ardea. Rifiuti, spazzatura ovunque e la presenza delle famiglie rom.
E’ un servizio a tratti agghiacciante quello andato in onda ieri sera su Rete 4 nel corso della trasmissione di Mario Giordano “Fuori dal Coro“. Sullo sfondo, probabilmente, la parte “peggiore” di Ardea, quella dove imperversa l’illegalità più diffusa. E incontrastata. Ma chi vive da queste parti in realtà non ha visto nulla di nuovo: qui gli sversamenti abusivi, così come i roghi tossici, rappresentano la quotidianità come più volte documentato anche dal nostro giornale. E per l’ennesima volta, chiamate in causa, le istituzioni locali altro non hanno potuto se non ribadire la loro impotenza di fronte a questo sconfinato degrado. “Non abbiamo né i mezzi, né le risorse economiche per intervenire”, ha dichiarato il Sindaco Maurizio Cremonini.
Il servizio andato in onda su Ardea a “Fuori dal Coro”: minacciata la troupe
La zona, ben nota, è un ampio quadrante ricompreso tra Via monti di santa lucia e via valli di santa lucia, parte di quei famosi 706 ettari delle Salzare. Le immagini hanno anche evidenziato l’elevata ‘attenzione’ che le famiglie nomadi, stanziatesi stabilmente ormai nell’area, hanno in questa zona verso gli estranei, in cui l’abusivismo regna sovrano. Non a caso, non appena la troupe Mediaset ha iniziato a fare domande alle persone incontrate, talvolta all’interno di case (abusive pure quelle, alcune delle quali già oggetto di procedimenti dalla Procura di Velletri come spiegato dal Sindaco Cremonini) la tensione è salita.
Minacce e inviti, per nulla velati, a smettere di riprendere con le telecamere. Qualcuno, come si vede nel video, afferra anche dei sassi e urla contro i giornalisti di andarsene. “Vai, vai hanno dei sassi“, si sente durante il filmato. Scene, dunque, ai limiti del surreale. Come quando la troupe incrocia un camion lungo la strada: “Ci sono persone che non possono essere disturbate, andate via. Non è una minaccia, è un avvertimento”. Infine il pedinamento: “Ci stanno seguendo, dice l’inviata”, “Andatevene, abbassa quella telecamera. Vi stanno aspettando per ammazzarvi“. Tutto questo accade in provincia di Roma, la Capitale d’Italia, nel 2024.
Il Sindaco di Ardea: “Ci vuole l’esercito”
“Le nostre vite ostaggio dei rom, ci vuole l’esercito“, questa la sintesi del concetto ribadito anche dallo stesso Sindaco Cremonini che ieri era ospite in studio nel corso della trasmissione. “Serve un’opera di abbattimento, si tratta di un’opera colossale”, ha precisato infine Cremonini sul tema delle costruzioni abusive. Insomma, il Comune chiede l’intervento dello Stato per ripristinare la legalità a tutti i livelli.
Gli appelli
A margine del servizio video – che potete trovare sulla piattaforma Mediaset Infinity nella sezione dedicata — vengono raccolte anche alcune testimonianze. Cittadini che, esasperati, lanciano l’appello alle istituzioni. “Non è accettabile che nessuno intervenga per prendere i responsabili di queste cose“, racconta un uomo. “Questa è una terra franca, tutta la delinquenza viene quassù. Perché tanto non gli dice niente nessuno”. L’inquadratura si sofferma un’ultima volta su una stradina, lunga più di un km, il cui perimetro è completamente ricoperto di rifiuti. Di tutti i tipi. La cartolina di un pezzo di Ardea davvero fuori dal mondo, e non soltanto fuori dal coro.