Contemporaneamente allo spettacolo “Il Ventre della Dea” si terrà, venerdì 5 gennaio, a Lanuvio il primo Festival della “Maza”, la focaccia di Giunone
Versi e musica, gesto e parola, movimento e ritmo si fonderanno insieme venerdì 5 Gennaio al Museo Civico di Lanuvio, grazie alla performance “Nel Ventre della Dea”, a cura di Maria Borgese (danzatrice-coreografa), Antonella Rizzo (poetessa pontina) e musiche dal vivo del compositore Theo Allegretti. Si tratta di uno spettacolo itinerante suddiviso in quattro fasi, che ripercorre il mito di Giunone Sospita, dea romana della fertilità a cui è dedicato il tempio di Lanuvio. Lo spettacolo, prodotto dalla Compagnia di e-Motion Gruppo Phoenix, ha una durata di quanta minuti e sarà replicato due volte all’interno della stessa giornata: dalle 17.30 alle 18.15 e dalle 19.00 alle 19.45. “Nel Ventre della Dea” si inserisce all’interno di una cornice più grande di eventi, proposti dall’Assessorato alla Cultura e turismo del comune di Lanuvio, che prevedono anche il primo festival della “Maza”, la focaccia di Giunone, ideato da Benedetta Rizzo e dallo stesso Assessorato alla Cultura e Turismo, che si terrà alle ore 17.00 nell’aula consiliare del comune. Infatti, secondo la leggenda, ripresa anche dallo spettacolo “Nel Ventre della Dea”, le fanciulle vergini offrivano una focaccia di farro (la “Maza”) al serpente della dea Giunone Sospita. Nel caso in cui, però, la fanciulla non fosse stata vergine, non sarebbe mai tornata dai parenti e l’annata agricola sarebbe stata disastrosa. La “Maza”, è una focaccia salata, senza lievito che ben si abbina con olive condite, legumi e carni arrostite. Un’altra variante, prevede che sia dolce e venga usata nei banchetti. Nata a Roma, Antonella Rizzo, oltre che poetessa, è scrittrice, giornalista e performer. Ha pubblicato: Il sonno di Salomè (Edizioni Tracce), Confessioni di una giovane eretica (Edizioni Lepisma), Cleopatra. Divina Donna d’Inferno (Fusibilialibri), Iratae, pièce teatrale, con Maria Carla Trapani (Fusibilialibri). Scrive recensioni letterarie e musicali. Oltre che danzatrice e coreografa, Maria Borgese è anche attrice e regista. La sua ricerca approda alla commistione di movimento, gesto, parola e immagine, che si fondono in un interscambio dinamico dai toni evocativi. Tra le sue regie: Perché ce l’ho tanto con…, Dammi una rosa e Nel ventre del forno. Queste invece le sue coreografie: Madeleine la folle – Ramakrisna il santo, No perfect life, Marsa Xlockk, Brown Sugar, D’amore e di Libertà, BifurcatingFutures (video d’arte per MajHasager, Svezia-Danimarca.