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“Una scuola per la Sierra Leone” è il progetto di solidarietà del Liceo Meucci di Aprilia

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Il ruolo della solidarietà dovrebbe essere di primo ordine nella società odierna e rappresentare un messaggio universale di speranza. Per questo, l’esercizio dell’atto solidale dovrebbe diventare uno strumento educativo da inculcare nei bambini sin dai primissimi anni. E’ importante che il tema della solidarietà venga affrontato nelle scuole e venga tradotto in testimonianza di vita e in concreta azione. Solo in questo modo si riesce a sviluppare autonomamente un forte senso di empatia e il desiderio di aiutare i meno fortunati. Questo tipo di ‘sano allenamento’ potrebbe fornire l’occasione di promuovere e diffondere una vera cultura della solidarietà attraverso azioni concrete di collaborazione, favorendo così una continua crescita personale e caratteriale.
Tali valori, purtroppo, si stanno mano a mano perdendo del tutto. Si vive oramai in una società oppressa dal consumismo e dal materialismo; in una società caratterizzata da superficialità ed egoismo, nella quale l’aiuto per il prossimo sta diventando tanto raro quanto il rispetto. Bisognerebbe accettare il fatto che l’uomo non è fatto per stare in completa solitudine, bensì necessita dell’altro. E soltanto imparando a donare il proprio aiuto e a saperlo ricevere dall’altro, lo si potrà riconoscere come tassello fondamentale di una società disgregata e, chissà, fungere da collante.
Un progetto che mira a sviluppare tali valori, è stato introdotto nell’anno 2015 all’interno del liceo Antonio Meucci di Aprilia. “Una scuola per la Sierra Leone”: è questo il nome del progetto finalizzato ad una costruzione di una Junior Secondary School per i ragazzi del quartiere di Yele in Sierra Leone, Africa. In questi tre anni, il Liceo ha organizzato vari eventi ed iniziative attraverso i quali, oltre al divertimento, si è riuscito a ricavare la somma di €15.282,32 che è stata devoluta interamente per la realizzazione del progetto. Il centro missionario della Diocesi di Albano ha ufficializzato l’inizio della costruzione di un’aula, vitale ai giovani di Yele costretti a bloccare il proprio percorso educativo alla scuola primaria. La raccolta di beneficienza continuerà negli anni a seguire affinché la scuola in terra africana possa essere realizzata totalmente.
La permanenza del progetto solidale all’interno del Meucci permetterà ad ogni singolo alunno coinvolto – e a quelli futuri – di offrire una parte di cuore, un po’ del proprio tempo, un po’ del proprio denaro, un po’ del proprio sudore, impegno e passione affinché qualsiasi iniziativa riesca a crescere sempre di più. Tuttavia, la costruzione non è la sola finalità: l’obiettivo primario è quello di compiere un percorso educativo ed emotivo attraverso la sensibilizzazione di valori come l’attenzione all’altro, il rispetto, l’accoglienza, la generosità, la disponibilità verso il prossimo, il senso di appartenenza alla collettività e la solidarietà nei confronti di chi ha realmente bisogno d’aiuto.
In ogni modo, una cosa è certa: “Ognuno deve fare la sua parte, piccola o grande che sia”.

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