Ieri sera, nel noto villaggio estivo di Via delle Valli 47, si è tenuta la manifestazione dal toccante titolo “Music Time School Aprilia per Pat e per la SLA”: un tuffo in piscina ascoltando la buona musica del Maestro Alberto Clemente.
Ideato, organizzato e voluto da Lorella Iaci, l’evento di beneficenza era in favore della concittadina Patrizia Dell’unto, affetta dalla malattia SLA da ottobre 2015.
La giornalista apriliana, nell’apprendere la notizia, seppur non conoscesse personalmente la signora Patrizia, si è messa subito in moto per realizzare una raccolta di fondi per sostenere le altissime spese di farmaci, supporti e quanto altro ancora necessiti una persona affetta dal maledetto e indomabile male.
Patricia Renzi, titolare del Vallelata Village, immediatamente, ha messo a disposizione il suo ambiente felice specie in estate: piscina, fresco, musica, ristoro, tanto verde curatissimo.
In soli 7 giorni di tam tam tra amici e conoscenti e sui social net-work, si è realizzata una “festa” che ha richiamato oltre duecento persone a sostenere quella causa così amara e disarmante.
Ad apertura della serata, l’elegante e toccante benvenuto della Iaci, al pubblico è stato impostato sul racconto di una donna di 49 anni, Patrizia Dell’unto, con famiglia, lavoro, routine casalinghe da sbrigare spesso concitatamente; e poi di un’altra donna, di un’altra Patrizia trasformata, trasfigurata dalla malattia che divora un corpo sano, lo aggioga e tiene attanagliato nelle sue spire che tolgono l’aria, la speranza, il futuro tuo con i tuoi cari.
Con questa consapevolezza, il Maestro Clemente, uomo sensibile e nobile, ha richiamato alcuni degli allievi della sua Music Time School di Aprilia, accompagnandoli con la sua vivace chitarra elettrica in cover intramontabili, realizzando così un vero e proprio concerto per Patrizia.
La spontaneità e l’immediatezza di risposta del pubblico ha reso vincente l’idea di solidarietà di una Aprilia solerte e generosa e pronta ad esserci quando se ne presenta il bisogno. L’applauso finale diretto a Patrizia, su richiesta di Marina Cozzo che ha affiancato la Iaci in questa impresa, è stata una iniezione di comprensione, affetto e incoraggiamento a non lasciare andare via la vita senza combattere per essa, nonostante tutto, nonostante la SLA.
M. C.