Tentato omicidio, sequestro di persona, violenza privata e minaccia. Sono accuse pesanti quelle per le quali i Carabinieri del Norm di Aprilia hanno dato seguito a un’ordinanza di misura cautelare personale nei confronti di 3 persone, due in carcere e uno ai domiciliari. Si tratta della conclusione di indagini scaturite dalla denuncia della vittima che ha subito lesioni gravissime, formulata il 20 ottobre scorso ad Aprilia.
Il sequestro e le botte
La vittima, un cittadino di Aprilia, è stato sequestrato e portato in diversi luoghi appartati e anche nel territorio comunale di Nettuno. Nel corso della ‘prigionia’ veniva anche percosso con una spranga di metallo e sotto la costante minaccia di una pistola. Colpito in diverse parti del corpo tra cui anche al cranio e alla cassa toracica ha riportato lesioni gravissime ritenute guaribili in oltre 40 giorni. Si tratta di ferite che, secondo i sanitari, avrebbero potuto provocarne la morte.
Le indagini dei Carabinieri dopo la denuncia della vittima
Grazie alla denuncia della vittima gli uomini dell’Arma hanno potuto avviare le indagini per risalire agli autori del sequestro e dell’aggressione. Attività investigative minuziose, supportate dalle indicazioni fornite dalla vittima che hanno portato a identificare i tre uomini raggiunti da misura restrittiva come gli autori del crimine. Per cercare di non lasciare traccia di quanto avevano fatto i tre avevano anche abbandonato l’auto nelle campagne di Ardea e in un secondo momento erano tornati a darle fuoco. I Carabinieri, infatti, quando hanno rinvenuto la macchina l’hanno trovata completamente carbonizzata.
Il giudice per le indagini preliminari, trovandosi d’accordo con le risultanze investigative condotte dagli uomini del Norm, ha emesso l’ordinanza contenente il provvedimento cautelare a carico dei tre uomini che sono stati ristretti due in carcere uno ai domiciliari, mentre proseguono le indagini per stabilire il movente che ha spinto il terzetto a mettere in atto il piano.