Si è celebrata oggi l’ultima udienza del processo a carico di S.F. e S.E., davanti al Tribunale di Latina che emetteva sentenza di condanna di 2 anni e 9 mesi per il primo e 2 anni per il secondo.
Il presidente del collegio giudicante, Dottor De Angelis, dopo aver sentito da un lato la richiesta del Pubblico Ministero, pari a sei anni e 9 mesi per S.F. e 6 anni per il S.E. e dall’altro la richiesta di assoluzione dei difensori, per non aver commesso il fatto, emetteva la suddetta condanna da scontarsi agli arresti domiciliari, derubricando il reato di riciclaggio.
Difesi rispettivamente dagli avvocati Giorgio Di Micco e Farau, in collegio, e dall’avvocato Palmieri, i due apriliani, infatti, hanno sempre proclamato la loro innocenza.
L’avvocato Di Micco, una volta depositate le motivazioni della sentenza, proporrà appello, credendo nell’innocenza del suo assistito.
I reati contestati risalgono a fatti del marzo 2015: in un capannone in Via dei Giardini, in Aprilia, di cui i due uomini risultavano in possesso, i Carabinieri del Reparto Territoriale di Aprilia rinvenivano vari furgoni e un bob-cat, di provenienza illecita. Da qui scattava la denuncia dei due per i reati di ricettazione e di riciclaggio dei mezzi.