Pina Farina, ieri pomeriggio, ha condotto il pubblico che gremiva la sala del Pidocchietto di Aprilia, in un mondo popolato di poesia, filosofia, musica e danza: ‘Anime sommerse, un viaggio poetico nella storia”.
Considerando Pina Farina oltre che come scrittrice, filosofa, anche come docente di lingue, il progetto artistico messo in scena è molto mirato agli studenti delle scuole di primo e secondo grado, ma anche agli adulti.
Il testo toccante e seducente, che mira al recupero e la divulgazione del messaggio poetico-filosofico, mitico e spirituale di tutti i tempi, spazia da Palazzeschi a Quasimodo a Ungaretti, da D’Annunzio a Leopardi, a Baudelaire, Alda Merini, Francesco d’Assisi.
Attraverso questi la scrittrice apriliana ha indotto il pubblico alla riflessione, utilizzando, sopratutto, la metafora della Metamorfosi di Kafka: il bozzolo che diventa farfalla, attraverso la conoscenza, la bellezza: il bisogno di solleticare l’anima e non farla assopire “Ognuno sta solo nella terra trafitto da un raggio di sole”.
Attraverso il linguaggio della musica, delle immagini e della danza “Si sta come d’autunno sugli alberi le foglie… Lui entrò in una strategia di chi aveva creato il dolore. Scrisse e decise di diventare poeta. Il poeta si fa voce del mondo della bellezza della conoscenza che si scontra contro i bruchi ignari della metamorfosi.”
Come ci insegna l’autrice, nel fondo dell’anima, risiede la nostra vera identità umana e divina ed è con essa che dobbiamo fare i conti per uscire dal dell’angoscia e sentirci liberati nella luce della speranza.
Il progetto, nato nell’ambito delle proposte culturali ed artistiche dell’Associazione Effatà-Apriti, si avvale della collaborazione artistica di bravissimi Davide Fraraccio (chitarra-voce) Halena Hromyk (voce-pianoforte) Massimo Frasca (batteria-percussioni) Alessandra Ricci – Arianna Ricci (ginnaste) e, per la fotografia, Fabio Bellini e Fabiana Brigido, la coreografia
di Maria Rita Ialongo ed i costumi scenografici curati da Manuela Ison.
Passione, amore grande per la vita per la poesia e Pina Farina è come un Albatros che dall’alto, con il suo volare per i cieli che sovrastano gli abissi, ammira, scruta, osserva godendo della sua libertà conquistata con la conoscenza e la coscienza.
Marina Cozzo