Gli ascensori della metro sono guasti, e lui con la sedia a rotelle non può uscire. Un ragazzo di Aprilia ha così rinunciato a sostenere un esame, essendo impossibile raggiungere l’università.
Ascensori guasti in diverse fermate: niente esame per Matteo
La storia che sta facendo il giro del web e dei telegiornali è la storia di Matteo, un ragazzo apriliano di 21 anni. Matteo studia all’Università Roma Tre: martedì si reca a Roma per sostenere un esame. Dopo aver preso il treno e la metropolitana, scende a Marconi, la fermata più vicina alla sua facoltà. Qui la brutta sorpresa: l’ascensore per raggiungere il livello strada dalla banchina è guasto. Matteo è in sedia a rotelle, e non ha altro modo per uscire dalla metropolitana, ma non si arrende. Riprende la metro per scendere alla fermata successiva: ma anche qui, l’ascensore non funziona. La storia si ripete a Eur Palasport, e a quel punto Matteo, ormai in ritardo, rinuncia a sostenere l’esame.
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Una storia che racconta le ingiustizie patite da tante persone con disabilità, a causa delle barriere architettoniche che rendono le città invivibili. Atac riporta che sulle tre linee della metro sono ben 15 gli ascensori fuori servizio. A questi vanno sommati i guasti ai montascale e quelli alle scale mobili, che nell’ultimo anno hanno costretto diverse stazioni alla chiusura per inaccessibilità. Il Rettore dell’Università Roma Tre ha garantito che Matteo potrà sostenere comunque l’esame senza perdere l’appello, ma quella di Matteo non possiamo definirla una storia a lieto fine. La situazione a Roma – e non solo – è drammatica: senza un vasto piano di interventi, episodi di questo genere continueranno a ripetersi. Una città che si rende responsabile di queste ingiustizie dovrebbe riflettere seriamente sulle condizioni di vita che offre ai suoi cittadini.