L’intervista e il trailer
Lorenzo Nuccio, il giovanissimo regista apriliano, domenica 5 marzo presenterà il suo nuovo cortometraggio “Runaway”.
Ormai, Lorenzo è una star nell’ambiente dei ragazzi, ma sta conquistando anche il mondo degli adulti con la sua passione per il cinema. Così abbiamo voluto conoscerlo personalmente e scambiare due chiacchiere con lui, che abbiamo incontrato insieme alla sua compagna di classe Alessia Sanguedolce, l’aiuto regista, di fondamentale importanza.
- Come nasce la passione per il cinema? “Guardando i film di Alfred Hitchcock che ha diretto film meravigliosi come “La donna che visse due volte”, ho capito che la regia è un ambito del cinema che mi interessa in modo particolare.
- Ma tu sei anche attore? “Si. Ho recitato con Mario Scaletta lo sceneggiatore di Enrico Brignano. Per internet ho fatto una web-serie per Repubblica.”
- Ma già puoi vantare una tua piccola carriera nei cortometraggi, mi risulta. “Si tempo fa ne ho realizzati alcuni che hanno riscosso un discreto successo.”
- La scorsa estate avete vinto il premio “Via dei Corti”, a Catania con AlterEgo? “Si è stato valutato come miglior corto e mi è stata anche consegnata la menzione come miglior attore.”
Ricordiamo che il progetto è stato in parte prodotto dal Liceo Scientifico “Antonio Meucci” di Aprilia, di cui Lorenzo è studente e “AlterEgo” era parte di quella sezione dedicata alle scuole di tutta Italia.
Sei i corti arrivati in finale altri 6 corti e con “AlterEgo” Lorenzo Nuccio ha portato la cinematografia apriliana giovane alla vittoria. La scenografia è pure dello studente apriliano e tratta di di un ragazzo che lotta contro se stesso perché soffre di personalità multipla. il cast è tutto apriliano Nicolò D’Ignazio e Simone Tedeschi hanno composto le musiche e compaiono nel cortometraggio mentre le suonano, perché tra una scena e l’altra ci sono degli intermezzi musicali che si collegano alla storia solo alla fine. Inoltre hanno collaborato Asia Neroni, Alessia Sanguedolce, Fabio Carboni e Daniele Tullo.
- E’ stato difficile girare AlterEgo per dei ragazzi alle prime armi? “La difficoltà era rappresentata soprattutto nel montaggio di me nella stessa inquadratura: cioè io allo specchio interagendo con me stesso. Quasi un mese e mezzo per fa combaciare le cose”.
- Ma veniamo al 5 marzo, cosa succede domenica prossima? “Esce il mio nuovo cortometraggio, intitolato “Runaway”, che significa via di fuga in ogni senso, che vede come cast:
- Lorenzo Brugnoni attore protagonista, Asia Neroni attrice protagonista, Alessia Sanguedolce attrice non prot. e aiuto regista. La regia è mia ma mi avvalgo della fondamentale collaborazione anche di Nicolò D’Ignazio, grafico, assistente, responsabile marketing e operatore. Le musiche sono di Cristiano Mencaccini e Flavia Giordano si occupa dell’edizione, mentre Fabio Carboni è il fonico.”
- Di cosa parla il film? “Il protagonista comincia a soffrire di insonnia e si lega alla lettura, perciò passa molto tempo in biblioteca, dove si invaghirà di una ragazza. La biblioteca è quella di Aprilia!”.
- Dove potremo vedere il film? “Sia su Youtube che sulla pagina Pyre Gruop di Facebook”.
- Quanto tempo impiegate per realizzare un corto? “Quello che impegna di più sono le fasi di pre produzione e post, le riprese bene o male sono veloci. Non essendo professionisti ma studenti con tanti impegni ci mettiamo più tempo”
- Se dovessi diventare un grande regista come Hitchcock, lascerai il tuo segno come lui che era sempre presente nei suoi film, in qualche modo? “In realtà noi abbiamo una nostra immagine ricorrente. In AlterEgo c’è una scena che è piaciuta molto al pubblico e a noi: io che parlo con una mela. Così abbiamo deciso di inserire la mela all’interno di ogni corto. Anche in Runaway. Questo è il nostro cameo alla Hitchcock”.
- Progetti per il futuro (domanda rivolta sia a Lorenzo che ad Alessia? E così il giovanissimo regista, classe 1999, “Mi piacerebbe dirigere e spero di intraprendere studi nel settore”. E Alessia “Mi piacerebbe continuare con questa strada, perchè ho notato che ho acquisito un occhio clinico nel guardare i film.”
L’intervista si conclude con sinceri auguri per il corto in uscita e il futuro di questi ragazzi così freschi, puliti e desiderosi di fare e mettersi in gioco.
Marina Cozzo
Classe, 1999, lo studente del Meucci