Francesca Barbaliscia, l’ex assessore con delega alla cultura nel Comune di Aprilia, durante anche questa tornata elettorale che l’ha vista al fianco del sindaco Antonio Terra, ci parla in una intervista dell’importanza della continuità che si è ristabilita.
Ancora non è ufficiale il suo ruolo se da assessore o da mero consigliere comunale, eppure l’ex amministratore è sempre piena di grinta ed energia da mettere a disposizione della sua città.
Quando arrivò nella prima amministrazione Terra, Barbaliscia aveva appena 34 anni: una delle più giovani amministratrici di Aprilia.
Mantiene, ancora la sua freschezza e quella stessa energia di quando la incontrammo la prima volta.
Gli occhi ilari giocano tra ricordi, pensieri e progetti futuri, che accompagna con la pacatezza e determinazione che la contraddistinguono.
Iniziamo la nostra intervista con un flash-back che ci riconduce al suo primo mandato.
- Assessore lei ha iniziato la sua carriera politica con la delega onerosa della cultura. Cosa ricorda dei primi tempi? “Mi sono ritrovata catapultata in un mondo in cui avevo da apprendere, ma a me vicino sotto altri punti di vista: amo i giovani e i bambini. Il lato positivo era che ho affrontato tutte le situazioni con un punto di vista privo di pregiudizi. Ho cominciato a rapportarmi nel mondo della scuola come fossi una allieva, con semplicità e desiderio di conoscere. E’ stato moto bello e costruttivo il rapporto con i dirigenti scolastici e gli insegnanti: confronti, scambi di idee, suggerimenti. L’aspetto che forse è stato apprezzato di me, che mi presentavo senza il bagaglio da addetta ai lavori per il settore, era la mia grande passione. Poi è stato un crescendo nel desiderio di comunicare con i ragazzi con le mie missive di fine anno scolastico o a Natale in cui invitavo loro a fare il punto della situazione per spronare a migliorarsi sempre più.”
- Da questa esperienza lei ha toccato con mano ancor più intimamente Aprilia, giusto? “Si e ho conosciuto una città fantastica! Una città con un terreno fertile che vuole crescere migliorandosi! Le associazioni e le scuole negli ultimi anni hanno realizzato progetti eccezionali e queste, per me sono fonte di rinnovo di idee ed energie. Io cerco di essere presente ma per il gusto di esserci e condividere con loro le esperienze, senza formalismi.”
- Sono questi i motivi che l’hanno spinta a rimettersi in gioco in questa nuova campagna piuttosto faticosa? “E’ stata dura per tanti motivi. Io sono entrata in politica cinque anni fa e ricordo altro. Questa campagna elettorale è stata scadenzata sopratutto da toni poco edificanti. In questo senso c’è tanto da fare: non si può parlare di cultura se mancano le basi spicce dell’educazione. Noi politici siamo persone pubbliche e di esempio anche per i nostri concittadini. E molti di noi siamo anche madri e padri: va bene che si attacchi ma sempre con stile e intelligenza per insegnare ai nostri figli come rapportarsi senza scadere e senza mai mancare di rispetto al prossimo. Questo fa la differenza delle persone! E il buon senso è prevalso! La prima cosa che farò sia da consigliere sia da assessore… Farò un esame di cosa non è andato e stilare un programma per migliorare: questo è fare politica secondo me.”
- Cosa pensa di questa seconda occasione che le è stata data dal suo nutrito elettorato? “Interrompere questo percorso sarebbe stato un errore! Ormai abbiamo preso un ritmo e Terra è una persona molto intelligente sia come uomo che come politico. Il sindaco sa che deve ai suoi cittadini una analisi attenta degli errori e da lì cominciare il nuovo percorso da governatore, per migliorare.”
- Come desidera chiudere questa nostra “chiacchierata”? “Innanzitutto ringraziando tutti gli elettori che mi hanno ribadito la loro fiducia: è stato un segnale molto importante, un riconoscimento per tanti anni di lavoro e di dialogo, non solo con le istituzioni ma sopratutto con le persone!”
Qualunque sarà il ruolo di Francesca Barbaliscia in questa seconda amministrazione Terra, auguriamo buon lavoro, perché la città ne ha bisogno e il nostro ex assessore lo sa bene.
Marina Cozzo