I comitati contro l’impianto dell’Ecoparco di Lazzaria e l’impianto Biogas della Volsca proseguono la loro guerra, anche mediatica, arrivando a coinvolgere Rai Tre, con la trasmissione di Blob, in un servizio che andrà in onda domenica 16 novembre. I rappresentanti delle zone agricole interessate dall’impatto con impianti simili, Aprilia e Velletri, hanno manifestato il loro dissenso spiegando il disastroso stravolgimento di quelle che sono terre con vocazione meramente agricola, nonché le loro preziose falde acquifere. Il progetto della Ecoparco trasformerebbe in discarica una cava di pozzolana della profondità di oltre 40 metri e una capacità di 2 milioni di metri cubi, accogliendo anche TBM per il trattamento di 100 mila tonnellate di rifiuti annui e un impianto di compostaggio per alimentare una centrale per la produzione di biogas da 40 mila tonnellate, trovando posto in un terreno di 18 ettari, situato al confine tra Aprilia e Velletri. Le voci pià acute di questo urlo di diniego sono di Gianluca De Felice del comitato No discarica e biogas Velletri e l’apriliano Francesco Cosentino del Comitato No biomassacro, i quali si sono prestati a spiegare le criticità ambientali derivanti dalla realizzazione dei due impianti: a pochi chilometri dalla cava di pozzolana di Lazzaria infatti, oltre alle colture di pregio, si trovano le sorgenti di Giannottola e di Carano, che alimentano le reti idriche dei comuni di Anzio, Nettuno e Aprilia. Su questo tema l’amministrazione apriliana ha presentato in Regione tutte le osservazioni tecniche al progetto messo in campo dalla Ecoparco per ostacolare l’iter autorizzativo regionale.
Marina Cozzo