“Ci opporremo in tutte le sedi contro ogni progetto di discarica ad Aprilia, l’amministrazione Terra in questi anni, facendo finta di nulla, si è caratterizzata per la politica del non fare”.
Domenico Vulcano, candidato sindaco della coalizione di centrodestra, interviene sulla questione della gestione dei rifiuti che si lega strettamente alla tematica della salvaguardia ambientale e del territorio apriliano. Domani si svolgerà la conferenza dei servizi presso la regione Lazio che discuterà del progetto presentato da un privato e che prevede la realizzazione di un deposito di residui innocui derivanti da impianti di trattamento rifiuti (volgarmente detta discarica) in località Colli del Sole, alla periferia di Aprilia. Una tappa decisiva in cui verranno valutate anche le tante osservazioni giunte al piano.
“Questo ennesimo progetto – afferma Domenico Vulcano – parte dall’emergenza rifiuti scatenatasi qualche anno fa nel Lazio e che ha coinvolto soprattutto il comune di Roma. Purtroppo la normativa che disciplina questi impianti è ancora molto lacunosa e gli enti comunali e provinciali, attivatisi fuori tempo massimo, rischiano di soccombere rispetto alle legittime iniziative dei privati. Il nuovo piano regionale dei rifiuti deve ancora entrare in vigore perché i vari piani provinciali ancora non sono stati recepiti. Negli ultimi anni il territorio di Aprilia è stato oggetto di continui attacchi ambientali, sia leciti che illeciti. Al fianco di richieste ordinarie agli enti competenti le periferie hanno registrato il fenomeno delle discariche abusive a cielo aperto e dell’abbandono indiscriminato di rifiuti di ogni genere. Ora, voler realizzare una discarica nella zona di Colli del Sole, a pochi metri da nuclei abitativi e dove insistono sorgenti di acqua minerale di grande valore, significa inquinare le falde acquifere e distruggere un intero ecosistema”.
Proprio nelle scorse settimane sono usciti i risultati dello studio epidemiologico realizzato dal Comune di Aprilia in collaborazione con la Asl di Aprilia e Latina. I dati sono estremamente preoccupanti visto che nella zona nord della città, ovvero a Campoleone e Casalazzara, è stato registrato un numero superiore alla media per quanto riguarda i tumori alla vescica e ai polmoni. La situazione non migliora nella parte sud di Aprilia dove invece c’è un altissimo numero di tumori al cervello nelle donne.
“Antonio Terra è al governo di Aprilia, con cariche di primo piano, da molti anni. Se prendiamo come riferimento l’ultimo quindicennio, vediamo come 13 anni portano la sua firma – attacca il candidato al consiglio comunale per la Lega Roberto Boi che ha presentato una delle prime osservazione critiche al progetto di discarica a Colli del Sole – su questa tematica cosi importante non ha mai fatto assolutamente nulla. La sua amministrazione ha adottato la politica del non fare, lasciando la strada spianata ai businessmen dei rifiuti. E ogni volta che è stato attaccato per questa sua inattività, ha scaricato le responsabilità sulla regione Lazio. A gennaio scorso, quando in Consiglio Comunale lo avvertii del pericolo della discarica, il sindaco e l’assessore di competenza dichiararono che erano all’oscuro del progetto. In maniera pilatesca assunsero un atteggiamento superficiale minimizzando quanto in realtà stava accadendo sulle spalle dei cittadini di Aprilia. Una cosa gravissima per una amministrazione locale. Troppe incertezze, troppi ritardi, troppe debolezze vere o presunte. Un’amministrazione comunale che si rispetti deve conoscere tutto ciò che accade sulla propria municipalità. E purtroppo questo esecutivo, oltre ad essere impreparato si è dimostrato inadeguato nella gestione del territorio di sua competenza. Troppo spesso travolto dagli eventi e troppo spesso ha fatto finta di non vedere”.
Ma il territorio apriliano subisce, da decenni, anche l’azione illecita dei spregiudicati di turno, ingolositi dalle nostre campagne dove sono state scoperte diverse discariche a cielo aperto. Un’aggressione continua figlia del mancato controllo dell’amministrazione comunale.
“Solo il lavoro encomiabile delle forze dell’ordine – continua Domenico Vulcano – ha portato alla scoperta di questi tumori ambientali che stanno distruggendo le nostre periferie. Per questo dobbiamo vincolare il territorio apriliano da ulteriori progetti, leciti ed illeciti. La nostra città ha bisogno di risanamento e di bonifiche e non di certo di nuovo inquinamento. Abbiamo iniziato da anni una battaglia trasversale con associazioni e cittadini per evitare nuovi progetti di discariche. Aumenteremo il livello della differenziata e salvaguarderemo la salubrità dell’aria, dell’acqua e del suolo. Promuoveremo lo sviluppo di un ciclo dei rifiuti all’avanguardia e totalmente sostenibile con le direttive europee. Aprilia ha bisogno di valorizzare le campagne e di lanciare una volta per tutte un percorso turistico legato alle eccellenze della nostra terra. Aprilia deve chiudere il ciclo dei rifiuti in maniera autonoma senza diventare la discarica del Lazio. Per questo c’è bisogno di un’amministrazione comunale pronta e determinata e che non crei situazioni di urgenza sulle quali innestare progetti a dir poco pericolosi per il territorio (amministrazione del “fare” e non del “non fare!”). Allo stesso modo ci opporremmo alla logica che vuole Aprilia deposito dei rifiuti romani. Vogliamo risanare la periferia, basta con le servitù ambientali. Le ricchezze dei nostri borghi meritano rispetto e chi in questi anni ha fatto finta di non ascoltare i nostri allarmi merita di andare a casa”.