Ieri, 13 febbraio, si è festeggiata la Giornata Mondiale della Radio, istituita dall’UNESCO nel 2012.
Aprilia vanta un orgoglio tutto locale: Radio Studio 93.
Abbiamo chiesto un commento al patron della stazione radiofonica, Mario De Vita su come abbia vissuto l’evento:
E’ stato un giorno di festa per me e tutto lo staff, per tutti quelli che hanno questa passione-“malattia” dentro!”
Storia della radio di Aprilia:
Al civico 3 di Via Giustiniano, in un palazzo di nuova costruzione, nel freddo e inospitale lavatoio condominiale, situato all’ultimo piano, un gruppo di ragazzi di Aprilia, intraprendenti e motivati, si riunisce per fondare una radio locale.
Siamo agli inizi degli anni Ottanta, quando le radio erano un gran mezzo di diffusione soprattutto di musica, ma anche di pensieri, dediche e chiacchiere. E quel piccolo consorzio giovanile, istallandosi sulle onde medie di frequenza 93, fonda la famosa Radio Studio 93, appunto.
In quel gruppo c’era anche una matricola universitaria, 19 anni appena compiuti, che entra a farne parte per avere anche solo 15 minuti di spazio, tutto suo, in cui poter comunicare, con il mondo esterno. Quel giovane uomo è Mario De Vita, che ora è il cuore pulsante di quella che era nata come un passatempo.
La gioventù apriliana si lega immediatamente a quella stazione che “mette su” 33 giri dei Pink Floyd, Donna Summer, Fracesco De Gregori, nascendo una affettività che accompagna per mano quella radio fino al compimento del suo ventisettesimo anniversario.
E di strada ne ha fatta, non solo a livello locale-provinciale, ma addirittura arriva ad essere annoverata come la stazione più seguita della regione Lazio, come risulta dagli indici di fedeltà pubblicati dall’istituto Audioradio.
E’ una radio che fa compagnia, che ti segue durante le ore della giornata in modo discreto, che riesce, talvolta a rincuorare persone sole, che telefonano anche con l’unico scopo di aver un interlocutore, dando così a chi è al di là del telefono, con un mastodontico microfono davanti agli occhi e due cuffie che incorniciano il viso, spinta, energia e gratificazione a proseguire il loro lavoro.
Essendo, tuttavia, nel terzo millennio, Studio 93 ha seguito il passo incalzante della tecnologia, creando il sito web, grazie al quale ci si può collegare anche dal computer all’emittente: vistoso e attraente il sito rende un aggiornamento continuo sulla vita di Aprilia e dintorni.
Ed è con commozione che il suo direttore-redattore De Vita ci riferisce di soldati stanziati su qualche fronte di guerra sanguinaria, o altri ascoltatori in Australia, che si mettono in contatto attraverso internet con la redazione, per ringraziarli della loro presenza, poiché così si sentono vicini a casa e ai loro familiari, alla loro vita lasciata per fronti bellicosi.
Il segreto di un successo simile? Innanzitutto lo spirito campanilistico che spicca alle orecchie immediatamente: essere una stazione italiana, ove contaminazioni estere-estranee sono ben lungi e questo favorisce l’auditorio più “attempato” che di “inglesismi” non sa cosa farsene; in secondo luogo, la conduzione elegante e morbida delle trasmissioni; terzo un lavoro continuo meticoloso e metodico degli aggiornamenti.
Tutto questo è dimostrato dalle centinaia di ospiti illustri che la Radio può vantare: taluni ancora da lanciare, altri già famosi, si sono susseguiti negli studi, lasciando impronte di sé nei cuori degli ascoltatori e dei conduttori. Di nomi ne possiamo fare davvero tanti: Alex Britti, Francesco De Gregori, Ivan Graziani, i Zero Assoluto, Max Gazè, Mario Biondi e Tiziano Ferro: ormai habitué, che si presenta lì a Via Giustiniano n°3 anche a sorpresa, creando scompiglio sulla strada per la moltitudine di ammiratori che si assiepano.
Studio ’93 rappresenta, anche in virtù di tutto questo, una piccola tradizione socio-culturale di Aprilia, e, nonostante, sia presente spesso in momenti altisonanti come il Festival di Sanremo, o nelle dirette per elezioni, probabilmente va valutata anche con una parte corporea degli attuali quarantenni, cresciuti e diventati maturi con essa.
Insomma, un valido motivo di vanto e orgoglio per la comunità per quella che ormai rappresenta un pezzo di storia degli 30 anni di Aprilia.
La Giornata Mondiale della Radio è nata per promuovere la libertà di pensiero veicolata dalle radio ed è stato scelto il 13 febbraio, perchè nello stesso giorno del 1946 fu fondata la Radio delle Nazioni Unite.
Secondo l’UNESCO «La radio ci informa, ci trasforma e ci unisce. Riunisce persone e comunità di ogni provenienza per promuovere un dialogo positivo per il cambiamento… Più precisamente, la radio è il mezzo perfetto per contrastare i ricorsi alla violenza e la diffusione dei conflitti, soprattutto nelle regioni potenzialmente più esposte a tali realtà».
Marina Cozzo