Il Presidente americano Donald Trump, su Twitter, ha confermato di aver rispettato la propria promessa elettorale. Questo in riferimento all’avviso di voler spostare l’Ambasciata degli Stati Uniti da Tel Aviv a Gerusalemme e di riconoscerla come Capitale di Israele.
Questo ha portato nuovi conflitti tra Palestinesi e Israeliani con morti e feriti e la rivolta su tutto il Medio Oriente. Al noto artista Francesco Guadagnuolo che è stato sempre sensibile, sul mai risolto problema mediorientale e sull’attesa ancora di quella tanto invocata speranza di pace, gli è stato chiesto di presentare in diverse città europee il suo imponente dipinto che misura 175 per 400 centimetri dal titolo Pace in Terra Santa. L’arte si sa è un modo di sensibilizzare gli animi, dove c’è un problema politico, la cultura potrebbe avere la sua parte e portare alla riflessione, alla calma per riprendere il dialogo.
Il dipinto rappresenta oltre 50 figure in un multiforme apparato scenico, dove si commemora la morte e si celebra la vita, il continuo contrasto di libertà dalla brutalità della violenza e dall’odio.
Dice l’artista, nell’intervista: «Finiamo questo massacro con morti e feriti e passiamo alla convivenza civile, ritorniamo subito al dialogo». Per capire il suo impegno bisogna risalire ai suoi incarichi al Senato, nell’ambito dell’Intergruppo Parlamentari per il Giubileo, dove era stato chiamato a cooperare con i suoi contributi artistici fin dal 1997. Guadagnuolo è un artista di grosso spessore internazionale, opera tra Roma Parigi e New York, da sempre sensibile alla Pace nel mondo per questo è stato insignito nel 2010 del titolo di Ambasciatore di Pace dell’Universal Peace Federation – ONG accreditata con “Special Consultative Status” presso il Consiglio Economico e Sociale (ECOSOC) delle Nazioni Unite.